Lavoro
Di Maio: riorganizzare centri impiego per reddito cittadinanza
Anche con fondi Ue, per formare i beneficiari a un nuovo lavoro
Lussemburgo, 21 giu. (askanews) - Il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha confermato, oggi a Lussemburgo, che il reddito di cittadinanza dovrebbe partire entro la fine del 2018; ma, ha spiegato, innanzitutto vanno rimessi in sesto, in collaborazione con le Regioni, i centri per l'impiego, che devono servire a dare una nuova formazione e nuove prosepettive di lavoro ai beneficiari dello stesso reddito di cittadinanza. E, ha aggiunto, per la ristrutturazione dei centri per l'impiego potrebbe contare sui finanziamenti comunitari strutturali del Fondo sociale europeo.
Rispondendo alla stampa a margine di una riunione del Consiglio Ue, a cui ha partecipato come ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Di Maio ha affermato che, nelle discussioni sulla legislazione dell'Europa sociale in corso, "ci aspettiamo miglioramenti soprattutto sul concetto di lavoratore, nella definizione di chi è lavoratore. E' molto importante: nell'epoca in cui in Italia molti ragazzi chiedono di lavorare, pur senza guadagnare, per dire di stare lavorando, noi dobbiamo chiarire che esistono dei livelli minimi nel lavoro, sia di tutela e sia di salario, che devono essere rispettati; altrimenti verremo messi in competizione con le macchine".
"Ho tenuto a chiarire per quanto riguarda il semestre europeo - ha riferito Di Maio - che questo è un governo che sul lato delle politiche sociali e del lavoro vuole raggiungere due obiettivi immediati": innanzitutto, "la ristrutturazione dei centri per l'impiego, e per questo avrò un incontro con l'assessore al lavoro tedesco a Berlino nelle prossime settimane, per vedere il loro modello"; e in secondo luogo "il reddito di cittadinanza".
"Sono i due obiettivi - ha proseguito - che ci permetteranno di affrontare le sfide lavorative dei prossimi sei-sette anni. In Italia il 60% dei lavori nei prossimi sei anni cambierà, si trasformerà, e abbiamo bisogno di centri per l'impiego che riqualifichino i lavoratori che perdono il lavoro, e di un reddito di cittadinanza che gli dia un reddito mentre loro si formano per essere inseriti nei nuovi lavori".
A un cronista che chiedeva se pensi che i fondi strutturali Ue possano finanziare il reddito di cittadinanza, Di Maio ha poi risposto: "Sicuramente nella partita dei centri per l'impiego. L'Efs plus (Fondo sociale europeo, ndr) può essere una opportunità soprattutto per le regioni in cui i centri per l'impiego sono messi peggio. Io - ha annunciato - voglio riunire prima possibile gli assessori al lavoro delle singole regioni italiane, perché questa è una competenza concorrente, e insieme
a loro avviare un percorso per aumentare l'organico, formare i dipendenti dei centri, che devono essere in grado di capire i talenti delle persone e di orientarli verso le formazioni che servono; e aumentarne allo stesso tempo anche le dotazioni finanziarie".
© Riproduzione Riservata