IL GESTO
Dieci euro e un bacio. La lezione di Hamzah
Il piccolo invia una busta coi soldi e una lettera: per i terremotati: «Prealpina pensaci tu»
Una busta con scritto “La Prealpina Varese”: dentro, una banconota da 10 euro e un foglio con un messaggio composto con una grafia curata, nel “bello stile” tipico delle elementari.
«Sono Hamzah, italiano - si legge nella lettera riprodotta nella foto qui accanto -. Ho 10 anni e faccio la quinta. Mamma e papà sono della Sierra Leone, Africa. Mando 10 euro per i terremotati e un bacio».
Tre righe.
Nell’ondata di solidarietà scaturita dopo il sisma in Centro Italia c’è ancora qualche gesto che riesce a sorprendere, a colpire al cuore più di altri: è il gesto semplice eppure disarmante di un bambino con radici antiche all’estero.
Che rivendica orgogliosamente la sua appartenenza al luogo dove è cresciuto e dove va a scuola. Il Paese che, in alcuni momenti, senti ancora più tuo. Succede quando lo vedi ferito, quando la televisione ti restituisce le immagini spettrali di questi giorni: bambini insanguinati, morti, traumatizzati, peluche e giochi incastrati in mezzo alle macerie, a testimonianza di vite e abitudini normalissime spazzate via in quei venti secondi. Poteva succedere a tutti, anche a me, si sarà detto il bambino.
Non si può restare indifferenti davanti a questa visione, non si può dimenticare. Ma è anche molto difficile spiegare ai propri figli, senza causare un’ansia eccessiva, che cosa è accaduto e perché si deve assistere impotenti a tanto dolore.
Anche il piccolo Hamzah deve aver chiesto ai suoi genitori: e poi è andato oltre, immaginando subito quello che poteva fare lui, in prima persona. E deve aver rivolto il pensiero alla sua paghetta, alla fortuna di avere ancora tutti i punti di riferimento tipici di quel momento spensierato che è l’infanzia.
Un pezzetto di normalità che si spera possano ritrovare altri ragazzini come lui, costretti non solo ad assistere a quella tragedia, ma a viverla sulla propria pelle. Ed ecco allora la decisione: questa settimana, niente paghetta, niente gelato.
Quei 10 euro andranno a questi amici lontani, non so come, non so dove. Affido la banconota alla “Prealpina”, ci penseranno loro. Il giornale ovviamente consegnerà quel denaro a chi sta raccogliendo fondi per i terremotati, per tenere fede alla volontà di un piccolo varesino dalla coscienza già grande.
© Riproduzione Riservata