L’INDAGINE
Dietista fasulla. Manette
Si spacciava per esperta di alimentazione da Cocquio a Milano: arrestata dai carabinieri
Era riuscita ad assumere un’identità falsa e a esercitare come dietista, anche in un ambulatorio di via Manara, a Milano, proprio vicino al Tribunale.
Così per possesso di documenti falsi una donna, Cristina Soresina, che si spacciava per la dottoressa Cristina Colombo, è stata arrestata ieri, mercoledì 6 settembre, dai carabinieri, su disposizione del pm di turno di Milano Stefano Civardi.
La donna sarebbe riuscita a avere una carta d’identità a nome Cristina Colombo a fine giugno scorso, inducendo in errore il Comune di Cocquio Trevisago, in provincia di Varese, dopo una falsa denuncia di smarrimento di documenti.
Avrebbe anche ottenuto un finanziamento da 40mila euro con l’identità falsa.
Non solo: la falsa nutrizionista è indagata anche a piede libero per una serie di reati, tra cui esercizio abusivo della professione e truffa.
Il giudice delle direttissime oggi, giovedì 7 settembre, ha disposto per lei gli arresti domiciliari.
Lasciando l’aula la donna, sorridendo, ha detto a un carabiniere: «Poi le mando la dieta».
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, lo scorso 23 giugno la donna si sarebbe presentata negli uffici del Comune di Cocquio Trevisago denunciando, come Cristina Colombo, di aver perso i documenti e successivamente si era rivolta al Commissariato di Porta Ticinese, a Milano, dove avrebbe presentato la denuncia fornendo le false generalità, dicendo di aver smarrito anche la patente, oltre alla carta d’identità valida per l’espatrio.
Il giorno successivo, il 24 giugno, con la denuncia in mano e inducendo in errore i funzionari del Comune del Varesotto, la donna è riuscita, secondo l’accusa, ad ottenere la carta d’identità a nome Cristina Colombo. Solo quando i carabinieri, dopo alcuni accertamenti, sono andati ad arrestarla, la donna ha ammesso di essere Cristina Soresina, che tra l’altro ha precedenti penali.
La donna, come si legge sulla pagina Facebook (clicca QUI) e come ricostruito dagli investigatori, avrebbe esercitato abusivamente la professione in alcuni ambulatori e centri nel Varesotto, ma anche a Milano in via Manara, proprio a fianco al Palazzo di Giustizia.
Dopo l’udienza in cui la donna ha preferito non rispondere e ha detto soltanto di non lavorare, il gip ha convalidato l’arresto e emesso la misura cautelare parlando di “gravi indizi di colpevolezza. Il processo per direttissima partirà il 15 settembre.
Nel frattempo, la vera Cristina Colombo, dietista a Castellanza e in altri centri del Varesotto, cade dalle nuvole: «Sì, nei mesi scorsi ho ricevuto un paio di telefonate per sapere se avessi avuto studio in via Manara, a Milano o se ero io la dietista che aderiva alle offerte promozionali di Groupon. Ho pensato a un’omonimia. Adesso invece ho già ricevuto un paio di mail che mi chiedevano se fossi io la dottoressa Soresina indagata. Per fortuna no. Ma non ho mai neppure ricevuto segnalazioni dalle forze dell’ordine che i miei documenti siano stati in qualche modo clonati».
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