L’ANALISI
Disillusione Varese
Avvio flop dei biancorossi: 4 punti in 5 gare. Stop alle velleità di primato
La realtà, soprattutto se negativa, va guardata in faccia. E affrontata di petto. Per risolvere i problemi che l’hanno determinata e per impiegare con profitto l’abbondante tempo a disposizione.
Il Varese delle prime giornate è bocciato. Lo dicono i numeri. Impietosamente.
Le velleità di primato sono state frantumate da un avvio disastroso nell’ottica dei risultati: 4 punti in 5 partite, una sola vittoria, ben 3 sconfitte, 10 reti subite che significano una media di 2 a partita. Il distacco dalla coppia che comanda - Caronnese e Gozzano - è di 11 lunghezze. Morale: sogni di promozione da riporre nel cassetto (almeno per ora) e concentrazione da incanalare nel quotidiano, nella singola partita, nell’esigenza di risollevarsi un passo alla volta, nella necessità di trovare una quadratura.
Senza tabelle, senza calcoli che vadano oltre la domenica più vicina.
Che cosa non ha funzionato? Evidentemente più aspetti. Sul campo c’è stato un rendimento di squadra decisamente inferiore rispetto alle attese; diversi singoli non hanno mantenuto le aspettative. I big non hanno preso in mano la squadra, alcuni giovani sono apparsi fragili e insicuri. Da qui gli errori che hanno spesso condizionato l’esito delle partite anche a fronte di prestazioni non disprezzabili.
La difesa ha sofferto l’assenza iniziale di Ferri, ha risentito delle incertezze del portiere, è incappata più volte nei blackout dei singoli annaspando soprattutto sulle fasce dove Careccia (adattato) spinge ma va in crisi quando deve contenere, e dove Granzotto non riesce a garantire solidità.
Il centrocampo, sulla carta il reparto più forte e sicuramente più qualitativo rispetto a quello della passata stagione, ha stentato a prendere quota pagando l’avvio lento del “cervello” Magrin e la crisi di Zazzi, che non è ancora riuscito a trovare smalto.
In attacco Molinari si è visto poco e male mentre Rolando non sta graffiando.
Appendice: gli infortuni degli under Ghidoni e Battistello non hanno aiutato, levando alternative a situazioni che ne avevano bisogno. E quello pesante di Palazzolo toglierà un uomo cruciale nelle prossime domeniche. Come se ne esce, allora?
«Rimanendo uniti» la convinzione del vicepresidente Paolo Basile, che tiene la barra dritta. Ha investito in un allenatore vincente e collaudato quale è Salvatore Iacolino, ha piena fiducia in lui e lancia segnali di stabilità in questo senso.
«Ai ragazzi dico: fidatevi di lui!» la frase pronunciata lunedì 25 settembre.
Più in generale Basile vuole trasmettere fermezza e convinzione, vuole dimostrare che il Varese ha imparato le lezioni precedenti: nelle difficoltà, cioè, occorre ragionare a mente fredda e fornire dei punti di riferimento.
L’allenatore, dal canto suo, riesamina, riflette, ragiona, ma rimane convinto che questa squadra abbia le possibilità per mettersi a correre.
Il calendario non è stato tenerissimo rispetto ad altre big, i primi balbettii hanno complicato le cose, però Iacolino non perde la fiducia.
Di certo la prossima gara interna con il Derthona sarà da vincere. A tutti i costi.
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