IL PROVVEDIMENTO
Dogana, niente più file di Tir
Interviene il prefetto: camion parcheggiati meglio nel piazzale, forze dell’ordine a supporto
Ascensione e Pentecoste furono come un Venerdì santo, un giorno di passione. Al Corpus Domini, invece, è andata decisamente meglio e dovrebbe accadere così anche per il ponte dei giorni dei Santi Pietro e Paolo in arrivo la settimana prossima.
Dovrebbe essere stato risolto il caos che, nei giorni successivi alle festività svizzere, aveva provocato una colonna apocalittica fra il valico di Gaggiolo e la Folla di Malnate.
Nei giorni immediatamente successivi alle festività svizzere, infatti, i tempi di percorrenza si allungarono all’inverosimile, a causa della chiusura della dogana elvetica.
Risultato: i camion si accumulavano sulla strada, ma, paradossalmente, il piazzale italiano della dogana rimaneva desolatamente vuoto e, al contempo, sulla Strada provinciale 3, a governare l’intasamento c’era solo la polizia locale di Cantello.
Secondo gli accordi presi precedentemente, il compito doveva essere della Provincia (proprietaria del piazzale e della strada), ma essendosi smantellata la Polizia provinciale, ciò non è stato più possibile.
Complici poi i lavori della ferrovia e le rotonde troppo strette per i camion, si è arrivati all’ingorgo dell’anno per due volte.
Ecco perché su sollecitazione del prefetto Giorgio Zanzi e del presidente della Provincia Gunnar Vincenzi, che è anche sindaco di Cantello, nei giorni scorsi le autorità coinvolte si sono trovate in prefettura per redigere un nuovo piano di intervento per i giorni a ridosso delle festività elvetiche.
«Le misure prese sono diverse - spiega il prefetto - e riguardano una miglior gestione del piazzale di stoccaggio degli autocarri, dove verranno posizionati i mezzi non più in fila indiana, ma riuscendo con altra disposizione a farcene stare di più. Di ciò si occuperà la Guardia di finanza, mentre l’Agenzia delle dogane compirà un monitoraggio della situazione dei mezzi pesanti presenti e in arrivo per evitare di bloccare le rotonde».
Su strada, invece, «la polizia stradale -aggiunge Zanzi - controllerà gli arrivi ed eventualmente comunicherà ai camionisti la situazione tramite i messaggi sui pannelli autostradali.
Infine, in caso estremo, chiuderemo temporaneamente la Sp 3 nel tratto fra Cantello e Gaggiolo, stoccando lì i camion e facendo passare la viabilità normale dalla strada vecchia che transita nel centro abitato di Cantello».
Questo è il piano che verrà attuato fino a quando non termineranno i lavori della ferrovia Arcisate-Stabio, «mentre valuteremo come operare quando ci sarà un assestamento della viabilità definitiva».
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