Russia-Nato
## Domani Consiglio Nato-Russia. Cremlino: trionfo della sfiducia -2-
Mosca, 19 apr. (askanews) -
Peskov oggi però ha sottolineato che le recenti azioni dell'Alleanza confermano ancora una volta che la Nato non è in grado di adattarsi alle condizioni moderne e ha conservato il suo scopo originale, vale a dire, "contenere la Federazione Russa e mettersi in contrapposizione con la Federazione russa". Una posizione che si colloca ad anni luce dallo spirito di Pratica di Mare, ossia la fine della contrapposizione che aveva caratterizzato gli anni della Guerra fredda e appunto l'istituzione del Consiglio Russia-NATO. E la nascita di quello spirito era stata ospitata proprio dall'Italia, il 28 maggio 2002 a Pratica di Mare (Roma), nel vertice in cui per la prima volta l'Alleanza Atlantica apriva le porte all'ex-potenza sovietica. Anche all'epoca a rappresentare Mosca c'era il presidente Vladimir Putin.
Molto da allora è cambiato, soprattutto dopo la crisi ucraina, per la quale il primo aprile 2014 la NATO ha deciso unilateralmente di sospendere la cooperazione pratica con la Federazione russa. Ma l'Alleanza ha comunque continuato a mantenere un canale aperto con la Russia al fine di monitorare l'evoluzione della crisi in Crimea. Con due riunioni, la prima il 14 marzo 2014, durante la quale l'ex Segretario Generale della NATO, il danese Anders Fogh Rasmussen, aveva affermato di continuare a seguire gli sviluppi in Ucraina con grande preoccupazione. E poi l'11 marzo 2015, quando il nuovo (e attuale) Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha ripreso la questione in un incontro a cui presenziava anche l'ambasciatore russo presso la NATO, un anno dopo l'annessione della Crimea che gli alleati della NATO non riconoscono e considerano illegale e illegittima. Chiaro il messaggio di Stoltenberg: "la NATO non vuole una nuova guerra fredda". Ma il Cremlino non sembra crederci.
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