Brexit
Dopo Brexit, è psicodramma Labour per la destituzione di Corbyn
Bocciato a larghissima maggioranza da deputati, lui non molla
Roma 28 giu. (askanews) - Mentre il partito Conservatore è alle prese con una lotta per la successione al grande sconfitto David Cameron, nel Labour infuria la battaglia per porre fine prematuramente all'era Jeremy Corbyn.
Accusato di non essersi battuto a sufficienza a favore della permanenza del Regno Unito nell'Ue, Corbyn - che si è visto abbandonare da oltre metà dei rappresentanti del suo governo-ombra - è stato sonoramente sconfitto nel voto di fiducia del suo gruppo parlamentare: 172 contro 40, oltre a 13 astensioni. Una boccitura senza appello ma legalmente non vincolante, dal momento che il segretario del partito viene eletto non dal gruppo parlamentare ma attrverso le primarie tra gli iscritti.
Per tutta risposta Corbyn si è rifiutato di gettare la spugna, affermando di non voler tradire il voto di chi lo aveva eletto, ovvero il 60% degli iscritti al partito: "L'odierno voto dei deputati non ha alcuna legittimazione statutaria. Siano un partito democratico con uno statuto chiaro, e i nostri elettori hanno bisogno che deputati, iscritti e sindacalisti si uniscano sotto la mia leadership in un momento gravissimo per il nostro Paese".
Una sfida che sembra però destinata a fallire: la sua elezione non era peraltro mai stata ben accolta ai piani alti del partito, che più che sperare in un recupero del voto più progressista temevano una forte perdita di consensi al centro. È quindi probabile che si vada a un nuovo congresso, con l'incognita legale riguardante l'eventuale candidatura di Corbyn: il suo entourage sostiene che in quanto segretario uscente la sua candidatura è automatica, mentre per altri gli occorrerà procurarsi il sostegno necessaria per una nomination.
Secondo quanto riporta il quotidiano britannico the Guardian a contendergli - o contendersi, se Corbyn dovesse rimanere fuori gioco - lo scettro laburista potrebbero essere Angela Eagle, l'ex ministro-ombra dimessasi dopo un fallito tentativo di "golpe" parlamentare, il vicesegretario del partitoo Tom Watson e Yvette Cooper.
Quest'ultima in particolare ha accusato Corbyn di non aver alcun piano B per il futuro del Paese dopo la Brexit: "Ci troviamo alle prese con è un vuoto di potere proprio quando più è necessaria una guida politica: siamo qui senza un piano perché la nostra politica ha fallito. Nessun governo alternativo, nessun piano alternativo".
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