Droga
Droga, Dcsa:troppo facile comprarla sul web, giovani a rischio
Relazione 2014 antidroga: repressione da sola non basta
Roma, 22 giu. (askanews) - I narcotraffincanti usano sempre più Internet come canale per commercializzare le droghe. E questa nuova modalità di vendita delle droghe aumenta notevolmente i rischi per i più giovani e anche per i minori. E' l'allarme contenuto nella Relazione Annuale 2014 curata dalla Direzione Centrale dei Servizi Antidroga (Dcsa), diretta dal generale Sabino Cavaliere.
Nonostante il fenomeno criminale sia quotidianamente ed efficacemente contrastato dalle Forze di Polizia, la minaccia appare - anche nell'anno in riferimento, 2014 - tutt'altro che da sottovalutare, come dimostrano le quasi 4 tonnellate di cocaina sequestrate.
L'anno è stato caratterizzato soprattutto dall'esplosione delle indagini condotte con l'ausilio dei mezzi informatici e evidenziano come internet sia il mezzo utilizzato in maniera sempre più spiccata dai narcotrafficanti.
"E' quanto mai necessario - viene sottolineato nella Relazione - un controllo attento da parte delle famiglie, della scuola, delle associazioni sull'impiego idoneo di questa preziosa risorsa, che si presta facilmente ad un uso illegale. Non si contano, infatti, i siti residenti all'estero che mascherano la commercializzazione di sostanze potenzialmente nocive con richiami a prodotti ritenuti di uso comune".
L'acquisto con carte prepagate o con bit-coin favorisce l'anonimato degli acquirenti - anche di minore età - conferendo alle transazioni anche il fascino della trasgressione. "E' un fenomeno che può essere contrastato non soltanto con l'attività di polizia, ma richiede il coinvolgimento della società civile a tutti i livelli. E' necessaria - si legge - una crescita della consapevolezza circa la minaccia che colpisce specie le fasce giovanili che, tra l'altro erroneamente, ritengono non così pericolose le droghe di origine sintetica".
La Relazione, pubblicata sul sito della Polizia di Stato, raccoglie i contributi di analisi elaborati sulla base delle operazioni coordinate sul territorio nazionale e quelle provenienti dai 20 Uffici degli Esperti per la Sicurezza della Dcsa, dislocati nelle aree di produzione e di maggiore traffico delle sostanze stupefacenti.
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