PARCO MOLINA
Droga e degrado tra i giochi dei piccoli
Sos sicurezza da parte dei residenti, bottiglie per il crack accanto alle altalene: «Più controlli e un cancello»
Ad entrare nel varco, tra le due colonne, con il sole di ieri, sembra davvero un piccolo paradiso. Gli abitanti però dicono che non è così e che nel tardo pomeriggio, quel parco, diventa terra di nessuno. Raccontano, i residenti, che i giorni in cui la sporcizia regna sovrana sono molti, che spesso si mettono loro stessi a pulire armati di guanti e sacchi, perché quell’area verde circondata dagli alberi è anche uno spazio giochi, con altalene e scivoli nuovi di zecca, anche se a vandalizzare anche quelli, qualcuno ci ha provato più di una volta. Il Parco Molina si trova in via Brunico, a pochi passi dalla scuola media, dietro viale Belforte. Uno spazio pubblico ma in qualche modo strano, intanto perché ha un accesso da una strada sottostante, un percorso pedonale che collega via Postumia con il parchetto, appunto, e che consente a molti cittadini e a molti pendolari di raggiungere i negozi di Belforte o le stazioni. Una stradina, con una bella staccionata in legno, che però è accessibile a chiunque, anche la notte. E per la quale bisognerebbe trovare una soluzione di chiusura.
A chiedere a gran voce di porre un limite agli accessi, anche con moto e auto, sono i residenti della zona del parco, che è comunale. Perché l’area è delimitata da alcune palazzine e residenze e per molte di queste, l’unico ingresso disponibile è dalla stradina del parco, in fondo al quale esistono una rotonda e un “angolo” particolarmente buio. Numerose sono state le segnalazioni all’amministrazione comunale da parte degli abitanti per illustrare tutto ciò che non va, «ma nulla è stato fatto sul fronte della sicurezza, della mancanza di illuminazione, della necessità di chiudere l’ingresso principale la sera, con un cancello automatizzato, come avviene in tutti gli altri parchi», dicono gli abitanti. Serve anche un maggiore controllo il pomeriggio, «perché qui il viavai è continuo, vi sono evidenti segnali di spaccio, troviamo bottiglie in plastica con l’alluminio avvolto, tipico mezzo per inalare il crack, vediamo persone che giocano a carte, bevono e abbandonano di tutto sull’erba e sotto le panchine, e altre, spesso rinchiuse in auto, che non sembrano affatto affidabili e ci chiediamo che cosa vengano a fare in questa zona».
Perché nel parco, la mattina, ci sono i piccoli accompagnati dai genitori o dai nonni e al pomeriggio i bambini che escono dalla scuole.
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