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Droghe online: c’è la App che aiuta i genitori
Hashish, cocaina, ma anche sostanze dalla sigla criptica come Lsa, Ghb, Mdma: «Sono oltre 200 i tipi di droghe vendute online tramite canali di spaccio che iniziano a costituire un’alternativa a quelli classici della criminalità organizzata». Però la nuova App realizzata dal dipartimento Politiche antidroga del Consiglio dei ministri, curata nella parte scientifica dalla Federazione medici pediatri (Fimp), «fornisce un’aiuto ai genitori per orientarsi sul tema». Lo ha spiegato Stefania Russo, referente nazionale Fimp per il progetto, annunciando che la App «Son support», da poco disponibile per Android, lo sarà a breve anche per Ios. «A fine 2012, secondo i monitoraggi dell’Osservatorio europeo sulle droghe e sulle tossicodipendenze (Oedt), avevamo circa 690 siti web dedicati alla vendita di droghe, numero quadruplicato in due anni. A oggi saremo arrivati almeno a mille - ha detto a Russo -. Nascosti in siti del deep web che vendono, per esempio, profumi o fertilizzanti per bonsai sono gestiti da ragazzi esperti di tecnologia e forniscono una valido concorrente anche dei canali tradizionali di spaccio, come camorra e ‘ndrangheta». Vendono droghe note, come derivati della cannabis, ma anche sostanze meno conosciute e, per questo, ancora più difficili da individuare e curare in caso di intossicazione. Ad aumentare il rischio concorre l’abbassamento dell’età di utilizzo di internet, ma anche «l’ormai avvenuta migrazione da computer a smartphone per l’utilizzo di internet, quindi con ulteriore ridotto controllo da parte dei genitori». Proprio a mamme e papà si rivolge la App, dotata di un abecedario di termini che potrebbero incontrare senza esserne consapevoli: come Ghb, utilizzato come droga dello stupro perché rende le vittime incapaci di reagire, Mdma, popolare come come «club drug» per gli spiccati effetti eccitanti, o Lsa, cugino meno noto dell’Lsd.
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