SERIE A
«E adesso voglio ripetermi»
Wells, dalla polvere all’altare: «Sono molto esigente con me stesso»
Dalla polvere all’altare in soli sei giorni. Cameron Wells ha fugato i dubbi emersi sulle sue qualità dopo la scialba prova di Brescia grazie al finale da protagonista assoluto che ha portato Varese al successo su Pistoia. L’eroe di giornata racconta così la svolta legata ai colloqui settimanali con il coach, con una diversa interpretazione della gestione della squadra nel ruolo nevralgico del playmaker.
«Ho provato ad essere sempre aggressivo in ogni possesso: il coach mi ha chiesto di prendere più iniziative e ho cercato di mettere in pratica i suoi dettami in una partita nella quale avevo la possibilità di far valere le mie qualità. La vittoria è stata comunque della squadra : anche domenica abbiamo cercato di eseguire insieme e, soprattutto, abbiamo difeso di squadra nei momenti decisivi. Lo facciamo sempre, lo abbiamo fatto contro Pistoia e proveremo a farlo anche sabato contro Trento per ottenere un altro successo in casa».
Solo una questione mentale, dunque, nel suo cambio di stile nell’attaccare il canestro con più libertà e meno pensieri sulle esecuzioni...
«La chiave è stata proprio la spinta ad attaccare con energia ogni volta che ne ho avuto la possibilità; mi sentivo in forma, ci ho provato con più fiducia e più costanza e i risultati sono stati decisamente positivi. Ho avuto alcune partite problematiche nelle gare precedenti, ma ho cercato di lavorare sempre al massimo in allenamento per migliorare il mio inserimento nel sistema e trovare il mio ritmo nel flusso del gioco».
Dopo Brescia l’ambiente si aspettava da lei dei segnali diversi: la sua risposta sul campo è stata perfetta.
«Ho fatto quel che Varese s’aspettava? Ma anch’io avevo la stessa richiesta: in realtà mi considero molto esigente con me stesso, dunque mi aspetto di ripetermi in ogni partita sui livelli di domenica. Continuo a dare il massimo ogni giorno per progredire e garantire alla squadra quella leadership che auspico di riuscire a esercitare con continuità».
Vittoria sofferta ma comunque importante per dare continuità all’impresa nel derby contro Cantù.
«È stata una partita impegnativa, tirata dal primo all’ultimo possesso: Pistoia ci ha messo in difficoltà con una difesa energica, siamo stati bravi a reggere tutti insieme e stare uniti anche nei momenti peggiori, alzando il livello dell’intensità nel finale».
Come si sta trovando a Varese dopo tre stagioni consecutive a Giessen, dov’era diventato anche capitano dei 46Ers?
«Sto ancora completando l’ambientamento, ma qui mi sento bene: è normale che serva del tempo dopo tre anni consecutivi nella stessa città per trasformare Varese nella mia casa. Però, credo che nel giro di qualche mese avrò lo stesso tipo di feeling che avevo creato in Germania».
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