ORTO D’ARTE
È primavera con Presta & Blaiotta
La primavera arriva in anticipo a Varese, e in via Bagaini 20, nell’Orto d’Arte di Alberto Lavit, l’albero della cultura e della conoscenza ha già messo foglie e fiori poetici, grazie all’opera di due artisti, lo scultore Giorgio Presta e il poeta Gaetano Blaiotta.
Nel praticello coltivato con amore da Lavit e dall’associazione Parentesi è infatti spuntato un albero-totem antropomorfo scolpito da Presta, con radici di ciliegio, testa in legno di noce e rami in liquidambar sui quali Blaiotta ha «innestato» lamiere poetiche, con testi ispirati alla terra e al suo rapporto con le malefatte dell’uomo.
«Forse non sono mai esistito/ senza fiato né sangue», si legge in una delle poesie appese all’albero che, come ha spiegato lo stesso Giorgio Presta «contiene la sapienza consolidata e sedimentata nel tempo e rappresentata dai libri, mentre le pietre che li sovrastano sono il peso della conoscenza».
L’albero, come l’uomo, necessita del nutrimento, che riceve internamente dalle radici ed esternamente dalle foglie, così «la coscienza, interno, alimenta la conoscenza, esterno. La poesia si innesta sull’anima, in un rapporto reciproco», sostengono i due artisti.
L’installazione rimarrà visibile nell’Orto d’Arte fino all’8 marzo, e accanto all’albero Presta ha sistemato due lunghi rami scortecciati, che nudi e secchi rappresentano l’insterilirsi dell’uomo del nostro tempo, sempre più chiuso in sé stesso e refrattario all’incontro fecondo con il prossimo e con l’arte.
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