Il rapporto
Ecco come stanno gli animali in città
Comuni e aziende sanitarie locali hanno speso nel 2015 un totale di 245 milioni di euro per servizi e gestione degli animali in città, sia per quelli domestici (quadruplicati negli ultimi 20 anni), sia per quelli selvatici, e l’80 per cento di questa somma è stata spesa per la gestione dei canili, «fallimentari rispetto al benessere animale e alla prevenzione del randagismo». Lo rileva Legambiente che ha ha presentato il rapporto «Animali in città».
A fronte di questa «ingente spesa pubblica la situazione è drammaticamente disomogenea e carente su molti fronti», spiega Antonino Morabito, responsabile Benessere animale di Legambiente, per cui «occorre una strategia pubblica nazionale a tutela del loro benessere e per ridurre gli elementi di conflittualità» visto che «non esiste una legge nazionale che regolamenti in modo unitario la convivenza tra uomini e animali negli 8.000 comuni italiani».
Dei 1.107 comuni (pari al 13,8 per cento degli 8.018 totali) e 80 Asl (su un totale di 147 e pari al 54,4 per cento) che hanno risposto al questionario di Legambiente (inviato a tutti) ad ottenere la sufficienza per i servizi agli animali sono stati solo il 12 per cento dei comuni e il 43 per cento delle Asl. Da Roma nessuna risposta.
In totale nei Comuni sono impegnate 705 persone e nelle Asl 594 ma solo 3 città - Terni, Peschiera Borromeo (Mi) e Formigine (Mo) - raggiungono una performance ottima; per 22 città (il 2 per cento del campione) è buona e per 132 città (l’11,9 per cento) sufficiente. Per 35 Asl la performance è sufficiente (43,75 per cento), per 13 è buona (16,25 per cento del campione) e una sola, Napoli 1 Centro, ha una performance ottima.
In media c’è un cane registrato ogni 7,19 cittadini: Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Emilia Romagna e Veneto risultano le regioni più virtuose con un cane ogni 4 abitanti circa; Catanzaro (1 cane ogni 463,5 residenti) e Lecce (1 ogni 218,5) sono le città meno amiche di Fido.
Quanto ai randagi, su 4 cani catturati nel 2015 tre hanno trovato un padrone; per i gatti, solo il 22,22 per cento dei comuni monitora le colonie feline per oltre 156.217 gatti «curati» da 42.810 «gattari» e Aymavilles (Ao) con 1 gatto ogni 4 cittadini è l’amministrazione che ama di più Micio.
Solo il 6 per cento dei comuni ha spiagge accessibili ai cani mentre solo il 5,24 per cento ha adottato un regolamento per facilitare cremazione, inumazione e tumulazione degli amici a 4 zampe.
Quanto alle aree per cani ce ne sono 1.246 (in media una ogni 8.789 cittadini residenti ogni 10,5 chilometri quadrati). Bene Segrate e Milano male Napoli e Messina.
In un sondaggio d’opinione condotto online da Legambiente sul grado di soddisfazione da parte dei cittadini (1.021 i questionari completi) circa la metà del campione ritiene insufficiente o mediocre il servizio offerto: la nota più dolente è l’azione di controllo e vigilanza delle Polizia municipale su maltrattamenti animali o mancata raccolta degli escrementi, ritenuta insufficiente o mediocre da più di otto cittadini su dieci.
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