SICUREZZA
Ecco i “salvavita” degli animali
Nuovi strumenti sonori e visivi per scongiurare gli incidenti tra la fauna e le auto sulle strade dell’Alto Varesotto
Il progetto è denominato “Roadkill”, espressione che in inglese sintetizza il fenomeno degli animali morti sulle strade a causa di incidenti contro auto. L’area dove verrà realizzato è vasta: il territorio delle Valli del Verbano, quindi Luino e altri 31 comuni, anche se poi gli interventi si concentreranno sulle arterie a maggior rischio, come la Statale 394. Protagonista è la Comunità Montana. Gli strumenti per salvare la pelle agli animali e tutelare anche gli automobilisti, sono «misure anticollisione». «Si tratta di dispositivi sonori e visivi - spiega il presidente della Comunità montana, Giorgio Piccolo - che inducono gli animali a fermarsi in tempo e nel caso questi non lo facessero, emettono allora un segnale per gli automobilisti che a quel punto sanno di dover rallentare». Efficaci? Dai risultati dell’impiego in Umbria e Abruzzo - le prime regioni italiani ad adottarli - si direbbe proprio di sì. Gli incidenti sono calati drasticamente. «Ce lo hanno confermato di recente proprio dall’Abruzzo» aggiunge il presidente Piccolo. E dunque, via libera a questi “salvavita” per cervi, caprioli, cinghiali e anche volpi e tassi, molto diffusi nel Varesotto. Un primo “anticollisione” è stato posizionato ora tra Cuveglio e Rancio, sulla Statale 394: è un palo, alto quasi tre metri, con due altoparlanti, un dispositivo luminoso e un mini-pannello solare. Presto ne spunteranno altri. Il progetto verrà completato entro la fine dell’anno
Servizio completo sulla Prealpina di sabato 5 agosto
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