STEFANO BOLLANI
Ecco la mia regina Dada
Reduce dall’Elfo di Milano e diretto all’Eliseo di Roma, arriva per la prima volta a Saronno e torna a Chiasso Stefano Bollani con «La regina Dada», ovvero la prima volta del 44enne pianista milanese come attore, oltre che musicista con all’attivo decine di dischi, di cui l’ultimo nel 2015, è «Arrivano gli alieni» (Decca). Questo lavoro è stato scritto a quattro mani con Valentina Cenni, che qui è sua compagna artistica oltre che di vita, dopo che alcune letture comuni avevano suggerito ai due l’idea di costruire insieme uno spettacolo con Valentina protagonista assoluta, finalmente, di un mondo al contrario che evoca il «paese delle meraviglie» di Alice.
Non è però la prima volta che Bollani, affermato jazzista, si cimenta con il teatro, avendo scritto le musiche per diversi spettacoli, fra cui alcuni monologhi di Lella Costa. Però - come dichiarato al debutto al Mittelfest di Udine, nel luglio 2014 - «questa volta è diverso: con Valentina Cenni ho scritto i testi e in scena interpreto dei personaggi, insomma faccio l’attore. Lo confesso: pensavo fosse più facile».
Sul palco si produce uno spettacolo surreale, intessuto di musica, che esplora la creatività, al di fuori degli schemi oppressivi del senso comune. Una regina di fiaba, frenetica e assorta, si inoltra nel bosco delle avanguardie, dove incontrerà un Dio Pan depresso e intristito e altre creature fantastiche, frutto della sua stessa immaginazione, con cui dialogherà su passato, presente, futuro, vita, morte.
Fantasmi che si manifestano come voci o suoni, ma anche veri e propri personaggi, interlocutori interiori incarnati da Bollani.
La grazia e la fisicità di Valentina Cenni, le musiche composte ed eseguite dal vivo dallo stesso Bollani, le luci di Luigi Biondi evocano impalpabilmente le stranianti follie dell’universo Dadà, il movimento culturale il cui nome «non significa nulla» (Tristan Tzara), nato a Zurigo nel 1916 per stravolgere i comuni standard artistici (un esempio su tutti: «Fontana», di Duchamp) e incarnare una politica antibellica.
Giovedì 17 marzo al teatro Pasta di Saronno, via I Maggio, ore 21, 28/15 euro, 02.96702127. Venerdì 18 marzo al Cinema Teatro di Chiasso, ore 20.30, 40/30 euro, 004191.6950914.
© Riproduzione Riservata