PICCOLE CURE
Ed ecco spuntare i dentini da latte
La prima dentizione è un processo naturale che i genitori non devono considerare come una manifestazione patologica, anche se durante questo periodo il bambino è noioso, irritabile e si abbandona a un pianto prolungato. Semplicemente bisogna avere molta pazienza, sopportare i suoi capricci e mostrare più affetto e comprensione del solito.
È probabile che per l’infiammazione delle gengive il bambino rifiuti certi cibi e ne preferisca altri, più freschi. In queste condizioni vale la pena accontentarlo e se dopo la pappa mostra ancora il desiderio di masticare gli si può dare una crosta di pane, sorvegliando che non ne ingerisca un boccone troppo grosso.
Ogni bambino, ancor prima della nascita, ha sotto le gengive le radici dei suoi dentini, formatesi nel sesto mese di gestazione. La dentizione cosiddetta «da latte» comprende 20 denti: 8 incisivi, 4 canini e 8 molari. Nei testi di puericultura esistono tabelle con elencati i periodi della prima dentizione, ma va tenuto presente che se la maggior parte dei bambini «mette i denti» seguendo un certo ordine, le eccezioni non mancano.
ci possono essere anticipi anche di qualche mese, i ritardi, invece, sono generalmente legati a fattori ereditari. Senza preoccuparsi troppo, se si verifica un ritardo di due o tre mesi, è opportuno rivolgersi al pediatra per chiedere di intervenire con un prodotto vitaminico.
Oggi non si prescrivono più dosi urto di vitamina D, ma si preferisce somministrare al bambino dei preparati polivitaminici, che comprendono anche la vitamina D. Non appena sono comparsi i primi dentini è importante che il bambino si cimenti con cibi opportunamente triturati, la masticazione infatti è uno stimolo fisiologico allo sviluppo dei denti.
I segnali che annunciano lo spuntare di un dente sono sempre gli stessi: salivazione abbondante, gengive gonfie, voglia di mordere, qualche volta febbre e diarrea. Per calmare la smania sono utili gli anelli in gomma sterilizzabile, che provocano un piacevole massaggio alle gengive.
Un controllo continuo della bocca del bambino è d’obbligo per una mamma. Può succedere, infatti, che qualche dentino manchi all’appello: l’agenesia dentale (termine medico per indicare la mancanza di un dente) non è un evento raro. In questi casi, sarà il dentista a risolvere il dubbio con una semplice radiografia. Quando poi sono spuntati tutti i dentini da latte è opportuno fissare la prima visita di controllo dal dentista.
A due anni il bambino è abbastanza grande per imparare a lavarsi i denti. Spazzolino, acqua e dentifricio devono essere presentati come elementi di un gioco e si può anche concedere, le prime volte, che il piccolo pasticci a modo suo. La pulizia deve ripetersi dopo i pasti principali e soprattutto la sera, prima di coricarsi.
Al quinto-sesto anno inizia la caduta dei denti da latte, scalzati dai denti permanenti, che in una dentizione completa sono trentadue. Da questo periodo in poi è bene portare il bambino dal dentista ogni sei mesi per i controlli. Molte mamme, pur scoprendo nella bocca dei loro figli carie, non si preoccupano eccessivamente poiché pensano che quei denti cariati siano da latte e quindi destinati a cadere. Talvolta, invece, si tratta di denti permanenti e le carie avanzano. (r.d.)
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