Edison
Edison ritorna a origini, nuova centrale idroelettrica sull'Adda
A Pizzighettone impianto da 4,3 MW, pari a energia 6.000 famiglie
Pizzighettone (Cr), 28 giu. (askanews) - Dopo quasi 120 anni Edison ritorna sull'Adda, dove nel 1898 inaugurò il più grande impianto idroelettrico d'Europa e secondo al mondo. Lo fa con una nuova centrale, costruita 70 chilometri più a valle, a Pizzighettone, in provincia di Cremona. Una struttura produttiva a acqua fluente, completamente interrata, da 4,3 megawatt, che conferma lo sviluppo delle rinnovabili quale asse strategico di crescita della società.
Grazie alla presenza di un apposito passaggio, una scala d'acqua, l'impianto permette la risalita dei pesci lungo il fiume nonostante il salto. Una struttura che ripristina la continuità in un tratto di Adda, dal Lodigiano al Po e da lì fino all'Adriatico, che si era impoverito per via del dislivello. La centrale produce energia sostenibile in grado di soddisfare il fabbisogno di 6.000 famiglie, evitando l'emissione nell'aria di circa 8.000 tonnellate di anidride carbonica.
I lavori di costruzione della centrale sono iniziati a giugno del 2015 e sono stati caratterizzati da momenti inaspettati come il ritrovamento di un mulino del Settecento e di una bomba inesplosa della seconda guerra mondiale, verosimilmente di fabbricazione americana,sganciata in uno dei bombardamenti che hanno colpito il ponte ferroviario. L'ordigno è stato fatto brillare, mentre i resti del mulino sono stati oggetto di un progetto di valorizzazione.
Una serie di pannelli e installazioni, distribuite lungo il sentiero che porta dalle mura di Pizzighettone alla centrale, guidano singoli e famiglie alla scoperta del nuovo impianto che resterà aperto al publico per tre giorni.
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