VIRGINIA
Elicottero per l’isolino ferito
Serviranno mezzi eccezionali (altra ipotesi una chiatta) per rimuovere i tronchi e le piante abbattuti dalla tromba d’aria
«I tronchi e le piante, abbattuti all’Isolino Virginia durante il nubifragio di due settimane fa, potrebbero essere portati via solo con l’utilizzo di una chiatta o di un elicottero». Sì, potrebbe arrivare addirittura dal cielo l’aiuto per ripulire i detriti più ingombranti e pesanti lasciati sul campo dalla tromba d’aria che ha colpito pesantemente la zona sud ovest del Lago di Varese. Ad annunciarlo è l’assessore comunale all’Ambiente Dino De Simone che, con i tecnici di Palazzo Estense, ha coordinato l’attività di riordino dei primi giorni, raccattando il grosso dei rami e delle sterpaglie sradicate e ordinando, fino a quanto è stato possibile, gli ingenti danni avvenuti. L’Isolino Virginia, situato davanti a Biandronno e quindi dall’altra parte del lago rispetto al lido varesino della Schiranna, è infatti una proprietà comunale del capoluogo.
A memoria d’uomo non si ricorda il dover ricorrere a un’imbarcazione di grosse dimensioni o, forse, all’utilizzo persino di un mezzo aereo per sgomberare i problemi creati dalla natura. Negli ultimi vent’anni l’Isolino è stato colpito tre volte da tempeste del genere ma, stavolta, è stato forse il momento peggiore. In poche centinaia di metri quadrati di superficie dell’area archeologico-naturale di pregio sono caduti una quindicina di alberi in poco più di un quarto d’ora di pioggia e vento. Per esempio è crollato un pioppo alto una dozzina di metri che, volando via, ha sfiorato il pontile. Oppure un’altra pianta ha colpito il gazebo costruito negli anni Cinquanta, distruggendolo.
L’Isolino è stato comunque sempre accessibile, sia nella parte museale sia per il ristorante anche perché, come detto, il grosso delle sterpaglie è stato sistemato immediatamente.
Ora manca soltanto il “trasloco” dei pezzi più imponenti. Basterà una chiatta o bisognerà chiedere l’aiuto addirittura di un elicottero? Sarà la Sovrintendenza- conclude l’assessore-a dirci quali mezzi potremo usare»
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