LA PROTESTA
Erbacce, topi e siringhe: Valle Olona adesso si ribella
Degrado e incuria nella zona vicina all’asilo, appello al Comune
Buio, sporco. Qualche topo, qualche biscia. Lungo la stradina pedonale «si trova di tutto, compreso quanto un bambino non dovrebbe mai trovare». Lampioni rotti o smontati, una foresta che costeggia il camminamento pedonale (area incolta privata di una casa in vendita da anni). «Ogni estate è la stessa cosa ma ora non ne possiamo proprio più, ci hanno completamente dimenticati», dicono gli abitanti che in un venerdì pomeriggio a oltre 30 gradi si sono riuniti per indicare «tutto ciò che non va».
La zona in questione è quella di Valle Olona, al limitare con il rione di San Fermo. La strada che si dirama in due tronconi, strada chiusa, è via Torbole, una traversa di via Brennero, lo stradone che da via Dalmazia sale verso San Fermo. Tante villette singole, case plurifamiliari, giardinetto quasi per tutte. Un’oasi di verde e tranquillità. Funestata, con l’arrivo del caldo, dalla crescita incontrollata di rovi ed erbacce che si estendono “sotto” alcune ville, in cima alla collina. Una foresta che costeggia gran parte della stradina sottostante, via don Giuseppe Ambrosini, un percorso pedonale utilissimo per il quartiere perché collega la parte alta di Valle Olona con il cuore della comunità, la scuola materna, la zona dei negozi e dei servizi. Oltre a quel “bosco” vi è però la stradina pedonale vera e propria, sconnessa in più punti ma soprattutto priva di illuminazione, in mezzo a una vera e propria foresta attorno.
«Lo scorso anno avevamo segnalato al vicesindaco Zanzi la situazione, erano intervenuti e avevano sistemato almeno tagliando piante e rovi, ma poi non è stato fatto più nulla», dicono gli abitanti. E snocciolano i problemi: asfalto sconnesso, numerose segnalazioni fatte per gli ammortizzatori distrutti delle auto ma soprattutto «la questione sicurezza».
Nella casa abbandonata e lungo i tratti della stradina completamente coperta da un tetto di piante e alberi, vi sono punti dove nascondersi. «A volte troviamo siringhe e preservativi, la stradina viene utilizzata anche per andare all’asilo dalle mamme con i bambini, non si può lasciare in queste condizioni».
Il vicesindaco Zanzi che ha ascoltato più volte le lamentele dei residenti, ha sottolineato «di avere sollecitato un intervento di pulizia», almeno nelle parti di pertinenza pubblica, agli uffici comunali.
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