I CONTROLLI
Preso con 18 chili di eroina
Nei guai operaio incensurato che rientrava a Malpensa dal Pakistan
A tradirlo sono stati i cani antidroga, che anche questa volta, come spesso accade, alle valigie in arrivo dal Pakistan hanno dedicato un’attenzione tutta particolare. Quando dalla stiva dell’aereo sono state scaricati due trolley, i cani hanno cominciato a dare segnali inequivocabili.
E non si sbagliavano, perché questa volta di droga ce n’era davvero tanta: diciotto chili di eroina, che a stare stretti stretti sul mercato avrebbero potuto fruttare almeno mezzo milione di euro.
L’ennesima operazione antidroga messa a segno dagli uomini della Guardia di finanza che controllano i varchi dell’aeroporto di Malpensa risale all’altro giorno, quando nella brughiera è atterrato un volo intercontinentale arrivato dal Pakistan.
Certe tratte sono più a rischio di altre, i finanzieri lo sanno bene: quando un aereo arriva dal Pakistan o dal centro America, è più probabile che tra i passeggeri possa nascondersi qualche “cavallo”, cioè qualche persona incaricata di introdurre la droga in Italia.
Per questo a Malpensa si usano i cani antidroga: nell’impossibilità di controllare le valigie una per una, ci si affida al fiuto di animali addestrati a riconoscere le sostanze stupefacenti e a segnalarne l’eventuale presenza.
Così è successo l’altro giorno, quando tra i trolley arrivati dal Pakistan i cani ne hanno subito puntati due. Aperte le valigie, i militari hanno scoperto che entrambe erano state modificate con speciali doppi fondi: dentro ciascun doppio fondo c’erano 9 chili di eroina, per un totale appunto di 18 chili.
L’uomo cui erano riconducibili le valigie è stato arrestato con l’accusa di traffico di stupefacenti. Si tratta di un pakistano che abita in Italia da 12 anni: l’uomo, che è incensurato e non ha mai avuto guai con la giustizia, abita a Viterbo ma lavora a Roma, dove fa l’operaio. Arrestato d’intesa con il pubblico ministero di turno, ora si trova nel carcere di Busto Arsizio in attesa di essere ascoltato dagli inquirenti.
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