LA SVOLTA
Ex carceri ora polo culturale
Progetto da 800.00 euro: in primavera i lavori di sistemazione dell’edificio
Le ex carceri austro-ungariche, dopo tante speranze e altrettante parole, torneranno finalmente a splendere. Ora c’è anche il progetto definitivo approvato dalla giunta Antonelli a rafforzare la convinzione di una soluzione definitiva e apprezzabile in vista per lo storico stabile di via Borroni. Soprattutto ci sono i soldi messi sul tavolo (per rispettare la convenzione) dai costruttori del complesso liberty di piazza Vittorio Emanuele, giunto ormai a un passo dalla definitiva realizzazione. Si tratta nello specifico di 800mila euro, fanno parte delle opere pattuite con Soceba a scomputo degli oneri per l’intervento urbanistico e tutte assieme ammontano a 2 milioni 300mila euro.
Il resto del denaro servirà per mettere in sicurezza il Conventino di via Matteotti (900mila euro), per arredare la piazza stessa (150mila) e per creare dei camminamenti adeguati da lì al posteggio di via Landriani (450mila). Ma la somma stanziata per le prigioni sarà la prima ad essere spesa, anche perché si tratta dell’edificio più facilmente recuperabile, grazie alle sue solide mura che hanno in buona parte resistito agli attacchi del tempo. Certo questo è anche l’edificio di più complicata destinazione per la sua conformazione, volendo a tutti i costi mantenere (ovviamente) una bella fetta della suddivisione in celle e altre testimonianze del ruolo che ha avuto in questo territorio.
In ogni caso il progetto proverà in ogni maniera a rendere la struttura la più fruibile possibile, partendo dall’installazione di un ascensore esterno che consenta di superare il problema delle barriere architettoniche, senza però rovinare l’estetica generale, visto che l’impianto sarà costruito nella parte posteriore. L’obiettivo della giunta ormai è chiaro: fare di questa proprietà pubblica - da trent’anni abbandonata - una prosecuzione del polo culturale intitolato a Gian Battista Roggia, che comincia dalla biblioteca, si estende nella sala Monaco (la vecchia sala Zappellini), continua con le civiche raccolte d’arte di Palazzo Marliani Cicogna e appunto si completerà con questo nuovo centro dedicato alle proposte multimediali. Quindi ci saranno salette studio per la consultazione di materiale informatico. Non mancheranno i libri, con piccole collezioni di specifici settori, mentre un caffè letterario posto alla base contribuirà a rendere ancor più vissuto quest’ambito su cui si comincerà a lavorare con la bella stagione. Gli 800mila euro se ne andranno nella messa a norma, perché l’intera impiantistica andrà rifatta da zero, mentre altre opere in programma sono un’apertura sul posteggio laterale, appunto l’ascensore e la creazione di un nuovo blocco di bagni. Altra aggiunta all’esterno, ovvero un porticato di collegamento con gli altri palazzi culturali che circondano le carceri, mentre si provvederà pure a sistemare l’area verde.
Alla fine si prospetta un bel risultato, moderno nella funzione ma dal fascino antico. Ci vorrà un po’ di tempo, ma il traguardo varrà il sacrificio.
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