IL PROGETTO
Ex Sottrici, la proprietà frena
Il nuovo piano imposto da Regione Lombardia ha fatto lievitare i costi: la società si prende un anno per pensarci. Bricoman e Decathlon si allontanano
Così come stanno oggi le cose, l’operazione di recupero della ex Sottrici non è più economicamente sostenibile. Quindi se non cambieranno le carte in tavola niente Bricoman, e di conseguenza niente Decathlon, che di fatto ha già incassato sia l’ok al suo piano attuativo, sia le autorizzazioni commerciali. Ecco quindi che la società Compagnia del Turismo Srl, proprietaria della ex cartiera, ha deciso di chiedere un anno di proroga. La convenzione urbanistica siglata con il Comune di Vedano scadrà il prossimo 8 giugno, arrivati a questo punto le strade sono due: o prendere atto del fatto che l’operazione non è più economicamente sostenibile, oppure chiedere un anno di proroga e cominciare a lavorare per cercare di superare i problemi sollevati da Regione Lombardia, che ha imposto soluzioni viabilistiche tali da rendere il progetto anticonveniente. La Srl ha deciso di prendere tempo, quindi presenterà al Comune la richiesta di proroga della convenzione urbanistica sull’area. Il Consiglio comunale dovrebbe decidere lunedì sera, se tutto andrà come previsto, ci sarà un altro anno di tempo per cercare insieme una soluzione.
Il problema è noto: Compagnia del Turismo intende abbattere l’ex cartiera, bonificare l’area e costruire al suo posto un Bricoman da 14.500 metri quadrati; poco più in là Decathlon (che fa capo al medesimo gruppo) vorrebbe realizzare un suo punto vendita da 5.700 metri quadrati. Insieme, i due esercizi garantirebbero un totale di 230 posti di lavoro, più una serie di benefici non solo su Vedano, ma anche sui Comuni vicini: sommando i due interventi, solo in oneri di urbanizzazione si parla di oltre due milioni di euro, ai quali bisognerebbe aggiungere 900 mila euro (ad andare bene) per la bonifica della cartiera, 290 mila per il rilancio del territorio, 320 mila per le piste ciclabili, 440 mila per il recupero dei boschi e la valorizzazione dell’ambiente, e anche 100 mila euro per la demolizione dell’ex torre dell’acqua che si trova in centro al paese. Tutti costi che l’operatore si è già dichiarato disposto a sostenere, il problema è la viabilità. Che all’inizio (quando non c’era ancora Decathlon) doveva costare 1,7 milioni, poi lievitati a 3,8 per ottemperare a tutta una serie di prescrizioni previste dalla Provincia di Varese. A quel punto Decathlon e Bricoman avevano deciso di dividere la spesa, e l’operazione sarebbe stata ancora conveniente. Poi però Regione Lombardia ha richiesto una ulteriore serie di modifiche che hanno fatto lievitare la spesa a 5,5 milioni. Tecnicamente il nuovo progetto è complesso ma fattibile, dal punto di vista ambientale, però, peggiora il vecchio (ad esempio bisognerebbe cambiare il corso del torrente Quadronna per farlo passare sopra una vecchia discarica), e soprattutto fa salire i costi dell’operazione oltre il limite della sostenibilità economica.
Ecco quindi che conti alla mano Compagnia del Turismo ha decido di frenare.
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