IL VERTICE
Expo, no al campo profughi
Emergenza migranti, a Villa Recalcati summit fra Maroni e il prefetto di Milano che assicura: nessun concentramento di asilanti nell’area di Rho
L’emergenza profughi finora ha riguardato principalmente Como e Milano e proprio il capoluogo lombardo è stato al centro dell’incontro avvenuto alla Prefettura di Varese fra il prefetto milanese Alessandro Marangoni e il presidente della Regione Roberto Maroni.
Ma chiaramente, come insegna la storia, ciò che si decide sui confini meridionali del Varesotto ha implicazioni pesanti pure sul territorio prealpino.
Soprattutto se, di mezzo, vi è l’accoglienza di centinaia di migliaia di stranieri e, ancor di più, se anche a nord, a quattro chilometri dal confine di Gaggiolo e Clivio, il Canton Ticino sta allestendo a Rancate quello che chiamano Centro unico temporaneo per migranti in procedura di riammissione semplificata.
Dove la “riammissione semplificata” ha la direzione dell’Italia.
Perché dunque si è scelto Varese per l’incontro? Roberto Maroni ha sottolineato che «è stato un gesto di cortesia del prefetto di Milano».
Poi, nel cortile di Villa Recalcati, il presidente regionale, uscendo dal faccia a faccia, ha spiegato gli argomenti dei circa sessanta minuti di incontro, non tralasciando frecciate al governo, su cui la Lega nord sta tuonando ormai da mesi.
Venendo alle questioni operative, Maroni è andato a casa soddisfatto perché ha incassato l’abbandono dell’idea dell’utilizzo dell’ex campo base di Expo per ospitare i migranti mandati in Lombardia.
Articolo completo sulla Prealpina di giovedì 18 agosto.
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