GRAN FINALE
Ferragosto sotto le Croci, Alpini in “vetta”
Anche il nuovo sindaco debutta tra le Penne nere. E a Bizzozero cento volontari
Ancora una volta sarà il Campo dei Fiori “l’ombelico” del Ferragosto varesino.
La Festa della montagna organizzata dal Gruppo di Varese dell’Associazione nazionale alpini vive la sua giornata più lunga e importante. Dopo nove giorni nel corso dei quali le Penne nere guidate da Antonio Verdelli hanno proposto numerosi appuntamenti culturali, musicali, scientifici e sportivi, l’evento che da oltre quarant’anni, nel giorno dell’Assunta, richiama in vetta alla montagna varesina migliaia di turisti vivrà il suo atto finale.
Un momento solenne che vedrà, alle 11, il vicario episcopale monsignor Franco Agnesi presiedere ai piedi delle Tre Croci una Messa a suffragio dei Caduti di tutte le guerre che sarà concelebrata dal cappellano della sezione Ana varesina, don Franco Berlusconi, e dall’arciprete di Santa Maria del Monte, monsignor Erminio Villa.
Attesi in vetta anche il sindaco Davide Galimberti, al suo esordio alla Festa della montagna, il consigliere nazionale Ana Lorenzo Cordiglia e il presidente della sezione di Varese dell’associazione, Luigi Bertoglio, accompagnato dal suo predecessore, Francesco Bertolasi.
A mezzogiorno, al termine del momento celebrativo al quale parteciperanno anche i vertici delle forze di polizia provinciali e le delegazioni delle varie associazioni d’Arma, nel parco del Grand Hotel sarà servito il tradizionale rancio alpino. Dalle prime ore del mattino il responsabile della cucina, Oscar Hauser, con il suo assistente Giulio Bianchi, sarà impegnato a coordinare il nucleo di dodici volontari che dovranno preparare i piatti di salsiccia e funghi, pasta e fagioli, trippa, nervetti e insalata di fagioli da servire a tutti coloro che decideranno di trascorrere il Ferragosto 2016 in compagnia dell’allegria degli alpini varesini. Accanto alle pietanze proposte dallo chef svizzero che da tre anni cura la parte gastronomica della festa non mancherà la polenta fumante preparata “dall’usignolo dell’officina”, Leandro Colombo.
Concluso il rancio, nel pomeriggio, nel parco del Grand Hotel si improvviseranno piccoli cori, che tra un bicchiere di bonarda dell’Oltrepò pavese e uno di barbera d’Asti offerti dal vice-capogruppo di Varese, Roberto Brumana, riproporranno le note dei canti della tradizione alpina.
Nel corso del tempo, le Penne nere varesine hanno trasformato l’appuntamento di Ferragosto ideato dal cappellano degli alpini e dei vigili del fuoco, monsignor Tarcisio Pigionatti, in un vero impegno di solidarietà. Alla Festa della montagna si potrà salire utilizzando i sei autobus messi a disposizione dall’amministrazione comunale che effettueranno ogni mezz’ora un servizio di navette dal piazzale dello stadio al bivio del Sacro Monte dove, ogni 10 minuti, partirà un’altra navetta che raggiungerà la vetta.
Altro appuntamento tradizionale quello organizzato dal Club Bizzezero Onlus presieduto da Stefano Frattini, una Festa di Ferragosto giunta ormai alla quarantaduesima edizione. Quest’anno sono diciotto le giornate in cui, a pranzo e a cena, si stanno alternando ben cento volontari, con i giovani principalmente impegnati a fare da camerieri («ma hanno proposto diverse iniziative nel corso della Festa, penso alla Serata del litro di birra» li elogia il presidente») e gli altri suddivisi tra bar, cucina, cassa e pulizie. Senza trascurare la fondamentale vendita dei biglietti, regno incontrastato di Nina, non a caso soprannominata “il mastino della lotteria”: «Sono qui da dodici anni e ho sempre fatto questo: in media, ne vendo 250 a sera» commenta proprio mentre “smazza” uno dei blocchetti. L’estrazione è prevista martedì 16 alle 22, al termine della serata conclusiva che, oltre alla cucina, vedrà protagonista il trio Smile Band per musica e balli. La struttura di largo Gajard, dotata di ampio parcheggio, può ospitare sino a 800 persone e non è raro trovare il classico “tutto esaurito”: praticamente una certezza per la giornata di lunedì 15, perché il pranzo di Ferragosto è il momento culminante degli sforzi dei volontari. «In un certo senso, c’è chi vive per la festa, perché lo ritiene il momento più bello dell’anno» continua il responsabile del Club Bizzozero, prima di ricordare l’importante finalità benefica che sta alla base della manifestazione. Lo scorso anno furono 32.200 euro suddivisi tra varie realtà, rionali, cittadine e non.
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