IL DIBATTITO
Fiera, è già ora di futuro
Sede ancora alla Schiranna? «Decide la città». Coro unanime: turismo e sport, due vocazioni da seguire
Nuove energie per la Fiera. Sono quelle che l’ Amministrazione comunale vuole cercare e trovare per le edizioni future.
L’impegno “in prima linea” di Palazzo Estense è grande e la giunta Galimberti crede molto nell’iniziativa, altrimenti non avrebbe portato a Varese, proprio sabato 3 settembre, il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, accompagnato dai parlamentari Maria Chiara Gadda e Daniele Marantelli, e non avrebbe presentato alla Schiranna il piano di riqualificazione della zona delle stazioni.
Eppure agli apprezzamenti per l’iniziativa si sono affiancate anche alcune critiche propositive, mosse in alcuni casi dagli esponenti che governano la città. Critiche non sulla formula e sull’iniziativa in sé, quanto sulla necessità di ripensare, dopo 39 anni, il progetto Fiera.
«In un processo di revisione delle condizioni economiche e sociali del nostro territorio, anche il comparto Fiera deve essere ripensato, con l’obiettivo di riattivare nuove energie», dice l’assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari, presente insieme a molti consiglieri comunali della maggioranza, come Elena Baratelli e Mauro Gregori.
«Tra gli obiettivi dell’amministrazione vi è anche quello di ripensare la Fiera, non tanto la sede, non è fondamentale il luogo in questa fase, ma lo è invece cambiare i processi di promozione e rilancio - prosegue Molinari - attraverso una presa di coscienza dei cambiamenti che Varese ha subito e subirà».
Sul tema della sede, cioè sulla questione se lasciare o no la Fiera alla Schiranna, l’assessore a Pianificazione territoriale e Lavori pubblici, Andrea Civati, sottolinea come la scelta debba essere condivisa con la città.
«La fase partecipativa sul Pgt, con il coinvolgimento dei cittadini, dei professionisti e delle associazioni di categoria, si aprirà a breve e servirà anche per definire le esigenze degli operatori, anche della Fiera, aprendo un confronto».
Nessuna «idea preconfezionata», dice Civati. E sottolinea che la Fiera dovrà «dare spazio a scienza, scienze umane e ricerca che nel territorio sono radicate».
Tra i consiglieri comunali presenti, l’ex assessore alla Cultura Simone Longhini, Forza Italia, (che ora siede all’opposizione nel Salone Estense): «Questo è sempre un momento sentito dalla città, avrei voluto però che al tema della centralità del turismo fossero seguite iniziative di reale rilancio turistico e culturale che per ora sono state annunciate ma senza provvedimenti concreti da parte della nuova amministrazione».
Tra gli operatori presenti, Antonella Zambelli, consigliere di Camera di Commercio, ente che ha un ruolo fondamentale nella manifestazione, e presidente varesina della Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi legata a Confcommercio Ascom: «Abbiamo sul territorio specificità di prodotti locali ancora poco conosciuti, credo che su questi bisognerebbe puntare per il rilancio della Fiera».
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