LA SESTA GIORNATA
Finale: Usak-OJM 87-64
Varese parte bene ma nel secondo quarto crolla, complice l’ingenuità di Pelle (4 falli di cui due tecnici). Illusoria rimonta finale, poi Lyons (28 punti) chiude la gara
Un disastro. Varese conferma tutti i suoi limiti anche al cospetto di una squadra mediocre qual è - classifica alla mano - l’Usak. Del resto parlano le cifre al tiro: 21/49 da due, 3/23 da tre e 13/26 ai liberi nonostante 47 rimbalzi (uno in più degli avversari) contro il 25/50 dal campo dell’Ukas, corredato dall’8/19 da tre e dal 13/20 dalla lunetta. Per restare in gara sarebbe bastato il pieno ai liberi, un’ala tiratrice che segni quando conta, un pivot capace di segnare dalla “spazzatura” e un playmaker. Nel già tirato portafoglio bosino oggi non c’è nessuna moneta che risponda a questi requisiti. Si parla però d’un tesoretto da centomila euro pronto da investire. Vedremo.
La cronaca della partita s’apre, ironia della sorte, con Varese sugli scudi. I biancorossi cominciano bene e grazie a Eyenga, Kangur e Avramovic, chiudono il primo quarto avanti per 17-14, lasciando la sensazione di poter disporre degli avversari in campo aperto.
Un’illusione.
Complice l’ingenuità esiziale di Pelle - sin lì positivo in difesa (2 stoppate, 2 assist e 2 punti) -, che regala palla in avvio di secondo quarto e commette il secondo inutile fallo, i turchi sono più che mai in partita e sfruttano i confusi giochi d’attacco dei biancorossi per passare in vantaggio (19-21).
Eyenga e Cavaliero cominciano a litigare col ferro dalla linea della carità, subito dopo un fallo antisportivo condito dal tecnico a Pelle che bisticcia con Kayris (pure punito). Il viaggio in lunetta di Varese produce 1/3, quello dei turchi 1/2: 20-23.
A questo punto Pelle manda fuori giri i suoi e si fa affibbiare un tecnico con la palla in possesso di Varese, dopo aver subito un contatto falloso non rilevato.
Quarto fallo e notte fonda: Maynor tiene in piedi la baracca a suon di azioni personali ma l’Usak sente il sangue varesino e affonda siglando un parziale di 13-0 con Harrison e Lyons che irridono i biancorossi. E si va al riposo lungo sul 40-26 per i padroni di casa.
Il terzo quarto si apre con due errori in serie di Maynor (ora la media di squadra dice 1/10) e di Anosike da sotto. L’Usak non molla la presa e vola su 44-26, con gli arbitri che probabilmente hanno fretta di chiudere il loro lavorto e cambiano metro.
Ne fa le spese Eyenga, spintonato su un tiro da 3, mentre Harrison non sbaglia dall’arco e sigla il 52-28.. Varese annaspa, Paolo Moretti inserisce Ferrero e i biancorossi limano lo svantaggio (38-55). Candan non perdona da da tre e riporta il vantaggio interno sul +20. Gli ultimi due minuti del quarto servono solo per consentire a Johnson di segnare 5 punti (1/2 da tre) e chiudere sotto di 18 punti (44-62), con un parziale di 22-18 per i padroni di casa tra i quali svettano Lyons (19) e Harrison (16).
Il quarto periodo regala l’ultima illusione, quando Anosike raccoglie una conclusione sul ferro di Johnson e in tap in porta Varese a -10 (64-54). Rientra allora in scena l’MVP, alias Lyons (28) che con 7 punti in un minuto e mezzo - e sfruttando gli errori da sotto misura di Anosike - riporta i suoi a quota di sicurezza (73-56). Nel finale c’è gloria per Harrison e Auguste che chiudono rispettivamente a quota 22 e 16, mentre Avramovic (10) e Anosike (14) infilano gli ultimi inutili punti dell’ennesima sconfitta (87-64). Quella che, salvo miracoli, chiude la parentesi biancorossa di Champions prim’ancora che cominci il girone di ritorno.
- - -
La sesta giornata
Martedì 22 novembre: Usak Sportif-Openjobmetis 87-64, Neptunas Klaipeda-Ventspils; Rosa Radom-Asvel Villeurbanne; Oldenburg-Paok.
La classifica
Neptunas punti 10; Oldenburg, Asvel, Radom 6; Salonicco, Ventspils e Usak* 4; Openjobmetis, Usak 2.
Il prossimo turno
Mercoledì 30/11, ore 18: Paok Salonicco-Ventspils, Neptunas Klaipeda-Rosa Radom; ore 20.30: Openjobmetis-Oldenburg, Villeurbanne-Usak Sportif.
© Riproduzione Riservata