Musica
Fiumani dei "Diaframma" presenta "Dov'eri tu nel '77?" sabato a Roma
Un libro punk
Roma, 23 nov. (askanews) - Il Settantasette della rivolta punk è al suo 40esimo anniversario e la casa editrice Hellnation risponde. Riproponendo i primi due libri di Federico Fiumani dei leggendari "Diaframma", un autore che, nella sua lunghissima carriera, è approdato per varie strade all'indie italiano. Fiumani è nato a Osimo, in provincia di Ancona, nel 1960, ma è venuto musicalmente al mondo nella Firenze dei primi anni Ottanta: la culla effervescente in cui trovarono posto gruppi come Litfiba, Neon e Pankow; un bel pezzo, cioè, della stagione della New Wave italiana. Nel genere, Fiumani interpreta un ruolo da protagonista assoluto con i suoi Diaframma: il gruppo di cui è chitarrista, cantante (dal 1989) e autore e con cui ha inciso 17 concerti e tenuto circa 1.000 spettacoli in Italia e in Europa. Il libro sarà presentato a Roma sabato 25 novembre alle 17 da Hellnation, a via Nomentana 113.
La cifra stilistica di Federico Fiumani non finisce mai di sorprendere per i lampi lirici con cui l'autore riesce a illuminare il lato sacro e oscuro del quotidiano. Amore, sesso e violenza, la triade sovrana del punk, proposta con originalità. Il libro "Dov'eri tu nel '77?" è una vertigine di appunti in cui è difficile separare la poesia dall'aforisma, la memorialistica dal racconto breve, l'aneddoto dallo spunto di critica musicale. Nient'altro che etichette, sfidate, ed ecco il senso autenticamente punk del volume, nel nome di un'autenticità opposta al formalismo. Come scrive Fiumani: "I gruppi punk del '77 erano tutti chi più chi meno malati con qualcosa di marcio dentro ed era la malattia che li rendeva diversi l'uno dall'altro, ognuno aveva il suo odore malsano e inconfondibile. I gruppi punk di adesso sono tutti atleti mancati pieni di forza e di energia ma senza talento. Non hanno malattie, non hanno odore, sono tutti uguali, non sanno di nulla. Li vedo saltellare sui palchi, sono i punk volanti".
Oggi come allora, scrive ancora Fiumani, "aderiamo a una moltitudine di principi / quasi mai sappiamo quali / devono essere di sicuro principi molto pesanti / perché ci sentiamo oppressi la maggior parte del tempo. / Siamo il popolo del rock'n'roll / però quello per cui le luci non si spengono mai. / Non è facile descrivere cosa si prova / a entrare in un locale / dalla parte del palcoscenico. / Schiavi e rapiti da questa sensazione / passiamo la vita / pensando che forse non moriremo mai".
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