LEGA NORD
Fondi del partito, condannati i Bossi
Due anni e tre mesi al Senatùr, uno e mezzo al figlio Renzo («Non esistono prove») e trenta mesi all’ex tesoriere Belsito: «Sentenza ingiusta»
Due anni e tre mesi di reclusione a Umberto Bossi, un anno e mezzo al figlio Renzo, 2 anni e mezzo all’ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito. Sono stati inflitti lunedì 10 luglio dal Tribunale di Milano per aver usato fondi del partito a fini personali. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Marialuisa Balzarotti.
Il Tribunale, che ha accolto in pieno le richieste del pm Paolo Filippini, ha inoltre condannato Umberto Bossi, il figlio (per il quale la pena è sospesa) e Belsito a una multa rispettivamente di 800, 500 e 900 euro. Per alcuni episodi il reato è stato rideterminato da appropriazione indebita a tentata appropriazione indebita, per altri episodi è stata dichiarata la prescrizione, per altri ancora l’assoluzione. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.
Stando alle indagini, tra il 2009 e il 2011 l’ex tesoriere della Lega si sarebbe appropriato di circa mezzo milione di euro, mentre l’ex leader del Carroccio avrebbe speso con i fondi del partito oltre 208mila euro. A Renzo Bossi sono stati addebitati, invece, più di 145mila euro, tra cui migliaia di euro in multe, tremila euro di assicurazione auto, 48mila euro per comprare una auto (un’Audi A6) e 77mila euro per la “laurea albanese”.
«Me l’aspettavo. Non ho nulla da rimproverarmi. E’ solo il primo grado, andiamo avanti». E’ il commento di Renzo Bossi dopo la lettura del verdetto. «Sono stato assolto da una parte delle accuse - ha aggiunto - e dopo cinque anni non ci sono ancora le prove che io abbia preso i soldi. La Lega non ha mai pagato le mie multe né la laurea in Albania dove non sono mai stato». Presente in aula anche Belsito, che ha parlato di sentenza “ingiusta”.
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