Italia-Russia
Forum Pietroburgo, italiano miglior panel nazionale Davos russa
Molte le sigle. Straordinaria presenza compagnie da Usa e Cina
San Pietroburgo, 20 giu. (askanews) - Il business italiano si è messo in luce al Forum economico di San Pietroburgo - concluso oggi - per rigore, equilibrio, rispetto delle sanzioni, ma anche capacità imprenditoriale, contratti firmati e "il miglior panel nazionale di tutta la Davos russa", ossia quello organizzato da Conoscere Eurasia che, sempre nel segno del dialogo, ha visto personaggi di spicco sia del panorama politico e industriale italiano, sia del business russo. Così Vittorio Torrembini, Vice Presidente del Gim, associazione imprenditoriale degli italiani in Russia, in un colloquio con askanews tratteggia i risultati raggiunti nell'appuntamento chiave per l'economia russa. Ma non c'era solo l'Italia. "Una presenza statunitense e cinese straordinaria, più limitata quella delle compagnie europee", commenta l'imprenditore.
Molti gli accordi e i memorandum siglati, ricordati durante la tavola rotonda dedicata all'Italia e organizzata da Conoscere Eurasia. "Abbiamo un grande contratto di Maire Tecnimont - ricorda Torrembini - per la raffineria di Gazprom Neft fuori Mosca, una sigla di Agusta Westland per gli elicotteri con Rosneft, due sigle per la Pirelli sempre con Rosneft, poi abbiamo il protocollo per lo sviluppo delle attività di joint venture tra Saras e Rosneft. Inoltre il riavvio del Fondo di Investimento tra Cassa depositi e prestiti e la banca russa Veb, per il finanziamento di grandi progetti industriali, lanciato nel novembre 2013 con il summit bilaterale di Trieste, con il premier Enrico Letta e Vladimir Putin".
Grande spazio anche alle infrastrutture, come spiegato ieri nel panel bilaterale, dove oltre al ministro Federica Guidi, è giunto il vice premier russo Arkady Dvorkovich. "Pizzarotti - continua Trrembini - ha siglato un memorandum con il comune di Mosca per la realizzazione di infrastrutture di trasporto; la Barbaro shipping realizzerà per conto di Rosneft una flotta di trasporto fluviale interno russo (già in passato la Barbaro aveva realizzato una simile flottiglia per la Lukoil); due contratti invece che riguardano la costruzione di piccoli impianti siderurgici, sono stati sottoscritti dalla Danieli di Buttrio con due imprenditori privati russi, uno dei quali nella regione di Kirov alla presenza del governatore Nikita Belikh".
Quindi "ottima presenza italiana, forse mancava l'Eni, rispetto alle edizioni passate, ma c'era Enel che è uno dei più grandi investitori nel settore energetico in Russia" sottolinea l'imprenditore. "Da rilevare che nel giorno di apertura il più informato e attendibile quotidiano russo Kommersant ha pubblicato una lunga intervista dell'ad di Enel Starace che ha illustrato la strategia a lungo termine del Gruppo".
Alla vigilia del Forum sono state prorogate a fine gennaio 2016 le sanzioni Ue alla Russia. Nell'ambiente internazionale ha suscitato un certo sconcerto la firma del memorandum per quello che di fatto potrebbe diventare il raddoppio del Nord Stream, il gasdotto che collega direttamente la Russia alla Germania per le forniture di oro blu. Il tutto mentre si sollevano dubbi sulla reale fattibilità del TurkStream, proprio per le differenze di vedute tra i possibili partner. "Risulta strano le condizioni poste dall'Ue a Mosca per la realizzazione di nuovi gasdotti, che avevano provocato l'annullamento del progetto South Stream non andrebbero a inficiare il nuovo collegamento con la Germania", aggiunge il businessman.
La Russia comunque resta un mercato di prospettiva, nonostante le sanzioni come ampiamente riconosciuto abbiano portato un danno notevole, quantificato da una ricerca indipendente a 100 miliardi di dollari. "Non risultano molto convincenti i suggerimenti per considerare il mercato statunitense un'alternativa a quello russo, sia per tipo di domanda, sia per un discorso di prospettiva. Vale la pena ricordare che la quota di mercato degli Usa in Russia è aumentata", chiosa l'imprenditore
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