LA MONETA
Franco svizzero, decollo col freno
Valuta ai massimi da un anno e mezzo. La Banca nazionale elvetica prova a rallentare il rafforzamento
Da un anno e mezzo a questa parte il franco svizzero non è mai stato così forte sull’euro e chiaramente la debolezza della moneta comunitaria ha ripercussioni soprattutto laddove le due valute si incontrano, sul confine.
Era dall’agosto 2015 che la conversione delle due monete raggiungeva gli 1,06 punti, come sta avvenendo in questi giorni. Nel breve termine la conseguenza è che i frontalieri possono cambiare lo stipendio ricevendo un maggior numero di euro.
Un vantaggio, si dirà. Ma nel lungo periodo ciò può provocare quanto accaduto più di due anni fa, quando la Banca nazionale svizzera decise di staccare la quotazione del franco al rapporto fisso di 1,20.
A quell’epoca ci fu un crollo verticale dell’euro che per qualche ora andò sotto addirittura al cambio di 1 a 1, con i varesini a intasare gli uffici cambio come se avessero sbancato il casinò.
L’euforia durò poco perché le aziende subirono ripercussioni non da poco e dovettero adattarsi: le esportazioni crollarono e anche adesso, stando agli ultimi dati svizzeri, non stanno di certo andando col vento in poppa. E così i datori di lavoro decisero di dare una sforbiciata ai salari dei dipendenti. Risultato: col franco forte tutti (tranne chi ci vide giusto in Borsa) si trovarono più poveri.
E ora?
Secondo una fonte del mercato finanziario elvetico, che preferisce rimanere anonima, la Banca nazionale svizzera sta probabilmente intervenendo nuovamente con acquisti miliardari di divise per frenare il rafforzamento del franco: è quanto si deduce dalla statistica sugli averi a vista, saliti la settimana scorsa di 5,2 miliardi di franchi e dall’inizio del 2017 l’incremento è stato di 24,4 miliardi, pari al 5% del totale.
La cifra in questione viene attenzionata poiché una forte crescita costituisce un indizio che fa pensare a interventi della Banca nazionale svizzera sul mercato per evitare un apprezzamento considerato eccessivo del franco.
Stando agli esperti, all’origine dei problemi di cambio del franco vi è la debolezza dell’euro con le presidenziali francesi dietro l’angolo, il problema annoso della Grecia e un’Italia che, come ben sappiamo, arranca. E con l’euro traballante, gli investitori si affidano a uno dei classici beni rifugio: il franco svizzero.
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