CHI PAGA?
Frontalieri licenziati: il ballo dell’indennità
Oggi è a carico dell’Italia ma tutto potrebbe cambiare. Resistenze oltre confine
Oggi l’indennità di disoccupazione per i frontalieri licenziati è pagata dall’Italia. E domani? Probabilmente, a seguito di una norma dell’Unione europea, toccherà alla Svizzera. Visto il clima teso sulla linea di confine ciò ha scatenato un putiferio politico.
Sintetizzando al massimo, oggi il frontaliere licenziato riceve la Naspi, una cifra rapportata alla retribuzione degli ultimi quattro anni. Essa sarà pari al 75% della retribuzione se questa non supera i 1.195 euro lordi mensili, mentre se superiore si aggiungerà il 25% del differenziale fino a un massimo di 1.300 euro lordi mensili. Dal quinto mese di fruizione, la Naspi subirà una riduzione del 3% al mese. L’indennità viene corrisposta mensilmente per diciotto mesi, visto che nel 2017 ne sono stati tagliati sei rispetto alla situazione precedente.
Forse però il sistema potrebbe cambiare. Il governo svizzero sta seguendo con attenzione la questione attualmente sul tavolo dell’Unione europea e sta valutando le eventuali conseguenze per la Svizzera.
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