IL CASO
Fuga dai domiciliari: due in cella
Uno è stato sorpreso a rubare bici in stazione, l’altro si sottraeva ai controlli in casa, per entrambi si sono riaperte le porte del carcere
Fuga dai domiciliari, due detenuti pagano le loro distrazioni e tornano dietro le sbarre.
Trentacinquenne italiano, agli arresti domiciliari a Somma Lombardo per precedenti reati, tra cui furto e stupefacenti, autorizzato ad assentarsi dalle 8 alle 13 per lavoro, è stato scoperto e acciuffato dagli agenti della Volante durante un furto di biciclette alla stazione di Gallarate. Dapprima denunciato a piede libero, per lui si sono riaperte le porte del carcere di Busto
Vicenda analoga, sempre venerdì 27, ha visto coinvolto un quarantunenne originario del Benin, arrestato per spaccio dai poliziotti già due volte. Anch’egli ai domiciliari, nella sua casa, si sottraeva di fatto ai controlli con la scusa del cronico malfunzionamento del citofono. Risultato? Il Tribunale di Busto Arsizio ha stabilito, considerata l’inidoneità del domicilio a permettere i doverosi controlli, che attenderà il processo in carcere, sostituendo la misura domiciliare con la detenzione nel carcere di Busto.
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