L’ANALISI
Fuga dal Varesotto
Lavoro o pensione: in un anno 2300 trasferimenti all’estero
Via dal Varesotto per cercare fortuna lontano dall’Italia.
Accanto alle grandi e popolose metropoli - Roma, Milano, Torino e Napoli -, quella di Varese è la decima provincia italiana per numero di partenze verso l’estero. Una “new entry”, inaspettata e tutta da studiare da sociologi e affini, certificata dalla dodicesima edizione del “Rapporto italiani nel mondo” a cura della Fondazione Migrantes, al centro di una presentazione avvenuta ieri, martedì 17 ottobre, a Roma.
Il numero esatto di coloro che hanno abbandonato la residenza varesina lo scorso anno per recarsi all’estero?
Poco meno di 2300. Più di 23mila, invece, i lombardi che si sono trasferiti fuori dai confini nazionali. Numeri che regalano alla Lombardia il primato in questa speciale classifica.
Più in generale, continua e si rafforza la “fuga” degli italiani all’estero: nel 2016 ben 124 mila persone sono espatriate, in aumento del 15,4 per cento rispetto al 2015. E ad aumentare sono soprattutto i giovani: oltre il 39 per cento di chi ha lasciato l’Italia nell’ultimo anno, all’incirca 49mila persone, ha tra i 18 e i 34 anni (+23,3 %), mentre il 9,7 % ha tra 50 e 64 anni, i cosiddetti «disoccupati senza speranza» rimasti senza lavoro. Istantanee di un Paese che cambia, che va altrove.
Scatti di realtà per chiedere un’analisi, un rinnovamento, un intervento organico dalla politica. Perché in fondo andando all’estero si portano le proprie radici, le proprie tradizioni, diventando così anche fonte di valore per quello che si è lasciato alle spalle, come raccontano le storie raccolte nel dossier regione per regione.
Sono quasi 5 milioni, al primo gennaio 2017, gli italiani che vivono all’estero secondo i dati delle iscrizioni all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Per la precisione, sono 4.973.942, che costituiscono l’8,2 % degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alla stessa data.
Un numero che è costantemente aumentato negli anni (nel 2006 erano poco più di 3 milioni, +60,1%). Oltre la metà risiede in un Paese europeo, ma le comunità italiane più numerose sono in Argentina (804mila), Germania (724mila) e Svizzera (606mila).
È il Regno Unito, comunque, il Paese che ha visto aumentare le iscrizioni all’Aire (+ 27.600 nell’ultimo anno). Più della metà degli italiani residenti all’estero provengono da regioni del Sud. Aumentano i single, scendono i coniugati. In crescita anche gli italiani nati all’estero: dai circa 1,7 milioni del 2014 a quasi 2 milioni.
Le partenze non sono individuali ma di «famiglia», intendendo sia il nucleo familiare più ristretto, ovvero quello che comprende i minori (oltre il 20%, di cui il 12,9% ha meno di 10 anni), sia la famiglia «allargata», quella cioè in cui i genitori - ormai oltre la soglia dei 65 anni - diventano «accompagnatori e sostenitori» del progetto migratorio dei figli. Le donne sono meno numerose in tutte le classi di età, a eccezione di quella degli over 85 (358 donne rispetto a 222 uomini).
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