ALLARME RAZZIE
Furti in casa: Lombardia al secondo posto
Venti “visite indesiderate” ogni 1.000 famiglie. Le ore più a rischio dalle 18 alle 21. L’assessore regionale De Corato: «Incrementare le forze dell’ordine»
«La Lombardia è la seconda regione italiana più colpita dai topi d’appartamento, con una media 20,7 furti ogni mille famiglie». Lo dichiara l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale, Riccardo De Corato, riprendendo i dati diffusi ieri, martedì 14 agosto, dall’Unione europea delle Cooperative (Uecoop) sulla sicurezza e il crimine in Italia, da cui risultano 500 furti al giorno.
«Si tratta di numeri preoccupanti» commenta l’assessore, che poi attacca: «Con un numero sempre maggiore di clandestini e rom dediti al crimine che si aggirano indisturbati per le nostre città, comprensibile capire perché i lombardi si barrichino nelle proprie abitazioni e perché sulle spese per porte blindate e antifurti la Lombardia risulta essere al primo posto. Proprio per questo, i malviventi colpiscono maggiormente nel periodo di Ferragosto, sperando di trovare gli appartamenti incustoditi».
«Secondo una ricerca Transcrime - aggiunge De Corato - l’orario più a rischio è quello fra le 18 e le 21. Occorrono pene esemplari, i ladri non devono tornare subito in libertà».
«La nostra regione - sottolinea ancora l’assessore - risulta essere, a quanto emerge da una elaborazione dei dati di convenzionistituzioni.it, all'ultimo posto nel rapporto tra popolazione residente e forze dell'ordine in servizio sul territorio: se ne contano 1 ogni 325 abitanti».
«Non è confortante - conclude De Corato - sapere che, secondo i dati diffusi dal Viminale, nel 97% dei casi i furti nelle case rimangono impuniti, motivo per il quale molte vittime di questo reato hanno anche smesso di denunciare. Occorrono più agenti di polizia a presidiare il territorio, assieme a pene esemplari che fungano da deterrente per chi volesse intraprendere la 'carriera' del topo d'appartamento».
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