LA DENUNCIA
Furto, cassiere licenziato: «Aiutavo un indigente»
Ventenne faceva “sconti” a un cliente del supermercato. E finisce a processo
Passava i prodotti l’uno dopo l’altro sul lettore di codici a barre, ma ogni tanto a qualcuno di questi faceva compiere un “giro largo” in modo da evitare che fosse intercettato dal puntatore elettronico.
Così il cliente alla fine si trovava a pagare uno scontrino più “leggero”, perché in elenco c’erano pane, acqua e biscotti ma, per esempio, mancavano pannolini e altra merce più cara.
Uno stratagemma che al cassiere è costato il posto di lavoro e, insieme con il cliente, anche una denuncia penale a piede libero per furto in concorso.
Entrambi sono chiamati ora a rispondere di quella vicenda nel Tribunale di Varese, dinanzi al giudice monocratico Orazio Muscato.
Si tratta di un italiano di 21 anni e di un marocchino di poco più grande: rispettivamente, commesso e cliente. Tutto è avvenuto in un supermercato a ridosso del centro cittadino e risale allo scorso anno: il giovane cassiere - difeso in aula dall’avvocato Andrea Fontana - avrebbe a più riprese evitato di far pagare al nordafricano alcuni prodotti, fino a quando nel mese di luglio è stato scoperto e denunciato.
La versione della difesa invece è questa: il cassiere agiva per buon cuore, poiché da qualche tempo nel supermercato vedeva quel padre di famiglia, mai conosciuto prima, alle prese con difficoltà economiche e voleva dargli una mano.
Nel frattempo, però, a causa di questa vicenda, il commesso ha perso il lavoro ed è disoccupato. La prossima udienza è fissata per il 29 giugno.
Articolo sulla Prealpina di venerdì 9 giugno.
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