SANITA'
Futuro incerto per l'ospedale di Luino
Vertice a Palazzo Serbelloni tra la giunta e il direttore generale del Circolo Bravi: smentite le voci di un depotenziamento del nosocomio. Ma i dubbi restano
La riunione, a porte chiuse, si è svolta prima tra la dirigenza dell’ospedale e solo in un secondo momento con i rappresentanti delle minoranze.
Modalità organizzative che hanno suscitato le proteste dei gruppi di opposizione: il consigliere del “Min” Pietro Agostinelli è sceso in campo con un eloquente cartellone mentre il gruppo di opposizione “L’altra Luino” ha organizzato un gazebo a tutela dell’ospedale e sotto la sede del comune alcuni cittadini, tra cui rappresentanti di associazioni e pazienti luinesi dializzati, si sono riuniti in difesa del Luini Confalonieri. «L’ospedale di Luino non ha colore politico: sarebbe stato più corretto condividere l’incontro di oggi anche con i sindaci del territorio, il presidente della comunità montana e la stampa – ha spiegato Agostinelli - . Mi rivolgo al sindaco Pellicini, conoscendo la sua sensibilità: in passato abbiamo apprezzato gli sforzi per assicurare alcuni servizi utili ai cittadini, come l’Agenzia delle entrate e l’ufficio passaporti della Polizia; sono certo che farà di tutto per sostenere e potenziare l’ospedale dei sui cittadini».
Anche altri sindaci del territorio presenti al sit–in a difesa dell’ospedale, si sono detti convinti di un coinvolgimento degli enti e degli amministratori a livello sovracomunale: «L’ospedale è un bene di tutti - ha spiegato Marco Fazio, sindaco di Germignaga -. Il coivolgimento di tutti i sindaci era il modo migliore per far sentire la nostra voce».
Il vicesindaco di Dumenza, Corrado Moro aggiunge: «Quello dei posti letto è un problema sistematico che deve essere risolto. Non possiamo che essere stupiti dell’assenza di coinvolgimento degli altri sindaci del territorio per quello è che un bene per tutta la comunità».
Il sindaco di Dumenza, neoeletto assessore in Comunità Montana, Valerio Peruggia parla invece di un tavolo di discussione che verrà istituito a breve sul tema nell’ente montano mentre Pietro Agostinelli ha già annunciato l’istituzione di un comitato a tutela del presidio ospedaliero luinese. Gesti che si preannunciano essere i primi di una lunga battaglia a favore dell’ospedale. Dal canto suo la direzione ieri rappresentata da Callisto Bravi e Adelina Salzillo, ha apertamente smentito le voci di depotenziamento come aveva già fatto lo scorso anno: «Nessun depotenziamento, semmai miglioramento della qualità dei servizi – ha detto Bravi, a termine della lunga riunione in un incontro finale con la stampa -. Abbiamo nuovi servizi come l’ambulatorio di ostetricia e ginecologia. Per quanto riguarda la chiusura estiva dei posti letto, ha coinvolto due reparti dove si svolge attività elettiva e programmata: aperto con tutti i posti è invece il reparto di Medicina dove spesso vengono ricoverati i casi più critici degli anziani ad esempio in estate. A Luino ci sono i posti necessari sia per i residenti che anche per i turisti: questi ultimi vengono ricoverati in una percentuale piuttosto bassa. Sul fronte del personale, a breve dovrebbero prendere servizio tre nuovi medici mentre la nuova organizzazione del servizio di Guardia attiva di radiologia (nei festivi notturni sarà ora in teletrasmissione a Varese unitamente al radiologo reperile, ndr) garatisce migliore qualità e tempi adeguati». Enrica Nogara (L’altra Luino) ha chiesto infine lumi sul servizio di Dialisi, sulla carenza cronica del personale e sulla ovvia ripercussione anche sui tempi d’attesa.
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