PASSA IL BILANCIO
Galimberti: più servizi, non tasse
Votazione nella notte. Protesta ironica della Lega con i personaggi di Robin Hood, sindaco come “re Giovanni”
La prima manovra finanziaria del centrosinistra alla guida della città è “passata” giovedì sera con una votazione conclusiva inaspettata. Alle 22.08 nel Salone Estense, il presidente del Consiglio comunale Stefano Malerba ha dato la parola ai consiglieri per le dichiarazioni di voto conclusive. Nemmeno mezz’ora dopo il bilancio è stato licenziato con venti voti a favore, otto contrari e una astensione. Un risultato che era scritto nelle cose e che, anche se si è ottenuto in tempi strettissimi rispetto a quelli preventivati, ha evidenziato spaccature e polemiche. Noto il dibattito sul piano sosta collegato, con la presentazione di emendamenti veri e propri al bilancio. E nota la trattativa con i commercianti per il Cosap, la tassa sui tavolini, una delle pietre angolari del nuovo bilancio (aumento cancellato dal sindaco). Accordo poche ore prima della maratona del primo consiglio di lunedì e dunque strada aperta all’approvazione del bilancio. I consiglieri della Lega nord (Carlo Piatti, Fabio Binelli e Marco Pinti), al termine della seduta, hanno alzato cartelli che riportano le immagini dei protagonisti di Robin Hood: il principe Giovanni viene accostato al sindaco Galimberti, il vicesindaco e Zanzi a Sir Biss e l’assessore Buzzetti allo sceriffo di Nottingham. I cartelli, alzati anche da alcune persone tra il pubblico, inneggiano al ritorno di re Riccardo, mentre in grassetto è scritto “I varesini non sono un bancomat”. Di tutt’altro parere, naturalmente, gli esponenti della maggioranza. Il sindaco Davide Galimberti, a chiusura delle dichiarazioni di voto, ha detto: «I numeri parlano chiaro, il primo bilancio del centrosinistra è senza aumento di tasse, l’operazione Cosap dice in modo chiaro in che direzione vogliamo andare». Il sindaco ha ricordato che che vi sono «25milioni di investimenti per il progetto stazioni e non solo e 300mila euro per promuovere la cultura e il turismo». Per Galimberti «sono chiare le linee guida di questa maggioranza di centrosinistra e delle liste civiche; eliminare la demagogia che non porta alcun vantaggio ai cittadini».
Tra i punti sui quali si è discusso di più, quello che tecnicamente è un ordine del giorno e non un emendamento, cioè il provvedimento (bocciato) con il quale si doveva impegnare Palazzo Estense a rinnovare in tempi rapidi la convenzione con le scuole materne paritarie che ospitano circa 1.300 bambini (300 le altre scuole) e ricevono 2 milioni e 290mila euro di contributi l’anno. «Al momento questi soldi è chiaro che non ci sono - dice Simone Longhini, capogruppo di Forza Italia che ha presentato l’odg - e se la giunta non può impegnarsi a rinnovare la convenzioni che scadrà a luglio con le stesse tariffe, i varesini con figli piccoli che vanno nelle scuole paritarie rischiano di dover pagare tariffe salatissime».
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