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Gb, fiato sospeso per elezioni suppletive in roccaforte pro-Brexit
Labour rischia a Stoke-on-Trent contro euroscettico Ukip
Stoke-on-Trent, 21 feb. (askanews) - Si preannuncia battaglia all'ultimo voto giovedì tra il partito laburista e l'euroscettico Ukip per le elezioni suppletive di Stoke-on-Trent, città britannica dove al referendum del 23 giugno ha trionfato la Brexit. Paul Nuttall, il nuovo leader dell'UK Independence Party, è in gara per il collegio di Stoke-on-Trent Central, che è sempre andato a un laburista fin dalla sua creazione nel 1950. La conquista del seggio darebbe un grande slancio all'Ukip o al Labour, oggi il principale partito d'opposizione, mentre la perdita rischia di far precipitare una delle due formazioni nell'abisso dell'irrilevanza.
Il fastidio verso la politica tradizionale è evidente nella città delle Midlans occidentali, un tempo famosa per le sue ceramiche. "Non ci sono buoni politici, sono tutti interessati a loro stessi" dice Chris Silcock, idraulico favorevole alla Brexit, mentre lavora in una casa con tre stanze dal letto e giardino, l'ingresso tappezzato di volantini elettorali caduti dalla buca delle lettere. "Pensavano che saremmo andati a votare come pecore per restare nella Ue. Non avevano idea, non hanno ascoltato la gente" aggiunge il 62 enne. "Dovremmo essere in grado di governare il nostro Paese". Delle trenta principali città del Regno unito, Stoke ha avuto la percentuale più alta di votanti in favore del'uscita dalla Ue il 23 giugno: il 69,4%.
Nuttall sta tentando di riposizionare l'Ukip, con l'idea che la sua sopravvivenza dopo la Brexit dipende dalla capacità di rimpiazzare il Labour come partito della classe lavoratrice nelle zone ex industriali delle Midlands e del nord dell'Inghilterra, posti come Stoke. "Questa potrebbe essere una delle elezioni suppletive chiave nella storia politica britannica" ha detto Mick Temple, professore di politica all'università dello Staffordshire di Stoke. "Se il Labour perde qui, dove altro può conservare i suoi seggi nel nord?. E l'Ukip, se non vince qui, dove altro può vincere?".
Nuttall, 40enne ex ricercatore universitario, si è messo in gioco personalmente nella scommessa. "Ho detto che guiderò il partito dalla prima fila" ha detto Nuttall, che a novembre ha preso le redini dell'Ukip dal leader storico Nigel Farage. "Questa è la prima opportunità di correre per un seggio ai Comuni. Stoke è ritenuta la capitale della Brexit sotto molti aspetti, percio mi ci sono buttato" ha detto all'Afp. L'Ukip ha affittato un'ex panetteria nella principale area commerciale della città come quartier generale della campagna e sulla facciata campeggiano l'immagine e il nome di Nuttall.
Nelle elezioni politiche del 2015, quando l'Ukip ottenne un solo seggio sui 650 in palio pur ottenendo il 13% dei voti, il Labour vinse il seggio di Stoke-on-Trent Central con il 39%, e l'Ukip arrivò secondo con il 23%. Ma quella di Stoke fu l'unica circoscrizione in cui la maggioranza degli elettori non andò a votare. "La parole che ascoltiamo più spesso quando parliamo con le persone è cambiamento" ha detto Nuttall. "Dobbiamo arrivare, raccogliere quei voti e fare della capitale della Brexit la capitale del cambiamento".
Per i bookmaker il favorito, davanti a Nuttall, resta il candidato laburista Gareth Snell, mentre i conservatori, al governo a Londra, sono distaccati nel mucchio degli altri sei candidati. Snell, consigliere comunale, ha sostenuto al permanenza della Gran Bretagna nella Ue, ma accetta il risultato del referendum e dice che non si opporrà al divorzio da Bruxelles. Il trionfo della Brexit nel referendum a Stoke "deriva dalla sensazione di essere stati lasciati indietro, dall'idea che Stoke subisce gli eventi invece di parteciparvi" ha detto all'Afp nel quartier generale della sua campagna, la sede di un sindacato. La sua campagna si concentra sulle radici locali, sul servizio sanitario e sulla realizzazione di "una Brexit che funziona". "Abbiamo un piano per fare della Brexit un'occasione per nuove opportunità e per riportare la città alla vita" ha detto.
La campagna di Nuttall è stata oscurata dalla polemica sulle sue dichiarazioni secondo cui sarebbe stato "un caro amico personale" di alcuni tifosi del Liverpool morti nella tragedia dello stadio di Hillsborough nel 1989. Snell invece è finito nel mirino per una serie di tweet di cattivo gusto.
(fonte Afp)
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