LA TRAGEDIA
Giada, l’abbraccio della sua città
Folla ai funerali in basilica. Il sindaco si stringe ai genitori della giovane travolta e uccisa in viale dei Mille. L’investitore interrogato dal gip
L’abbraccio della sua città a mamma Stefania e a papà Pasquale. Quel che resta della solarità di Giada Molinaro, investita e uccisa a 17 anni da un pirata della strada è nell’abbraccio col quale il sindaco Davide Galimberti (presente con l’assessore Andrea Civati, il maggiore dei carabinieri Gerardina Corona e altre autorità cittadine) s’è stretto ai suoi genitori distrutti dal dolore.
IL FUNERALE
Nella basilica di San Vittore traboccante di giovani, oggi, lunedì 19 settembre, si sono svolti i funerali della studentessa dell’Einaudi, falciata lungo viale dei Mille la tarda sera di mercoledì 14 settembre. Il suo investitore, il ventiquattrenne cuoco Flavio Jeanne, si era dato alla fuga ma è stato arrestato dai carabinieri due giorni dopo. Il funerale è stato concelebrato da monsignor Luigi Panighetti e da don Carlo Garavaglia, parroco di Biumo Inferiore. «Abbiamo il cuore pieno di tristezza e di domande, anche di rabbia, ma se siamo qui è perché abbiamo una certezza: che Giada è già stata accolta dal Padre».
Dopo la messa, il feretro è stato portato fuori tra gli applausi dalla basilica agghindata con striscioni di commiato, il prevosto...
L‘INTERROGATORIO DI JEANNE
Intanto nella mattinata, il gip Luisa Bovitutti ha interrogato Flavio Jeanne che ovviamente non s’è avvalso della facoltà di non rispondere e ha confermato quanto aveva già riferito ai carabinieri il giorno dell’arresto.
La disattenzione, la fuga per «paura» e il goffo tentativo di nascondere le prove dell’investimento: elementi noti che hanno aggravato la posizione del giovane, comunque disposto a collaborare.
Su questo fa affidamento l’avvocato Cinzia Martinoni, legale di Jeanne, che ha chiesto per il suo assistito, incensurato benché abbia un procedimento a carico in corso, la scarcerazione e i domiciliari.
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