LA DISAVVENTURA
Gigia, gettata nel Lura. Salva
Esemplare di tartaruga d'acqua dolce trascinata per giorni e chilometri dalle acque. E' ferita e denutrita, ma dovrebbe essere fuori pericolo grazie all'intervento di alcuni volontari di Legambiente
Gettata chissà da chi e chissà dove nel torrente Lura, ferita, malconcia e denutrita: è Gigia, così è stata battezzata la tartaruga "dalle orecchie gialle” salvata da alcuni saronnesi, che l’hanno subito adottata.
Da qualche giorno c’erano segnalazioni della presenza di una tartaruga nella pozza dove sopravvive qualche pesce all’ennesima secca del corso d’acqua, all’altezza del ponticello di via Tommaseo: in effetti il rettile c’era per davvero. Sabato scorso il primo tentativo di salvataggio, ma Gigia si era nascosta fra le rocce. L’altro ieri è andata meglio: con un preciso colpo di retino è stata catturata e portata in salvo. E’ apparsa particolarmente malridotta, ma tutto fa pensare che si salverà: magra, denutrita (forse, dopo una vita in cattività, faticava a cacciare i pesci), e con alcuni “fori” sulla corazza, segno delle vicissitudini alle quali è sinora sopravvissuta; forse trascinata per chilometri nei momenti di piena dei giorni scorsi, sino a Saronno. «Non è stato facile prenderla ma ce l’abbiamo fatta ed è stata subito affidata ad un ragazzo che se ne prenderà cura» dice Morena Bosaia, l’attivista di Legambiente che è materialmente riuscita ad agguantarla. Impossibile stabilire la provenienza dell’animale, di certo non autoctono ma che qualcuno ha buttato nel torrente, evidentemente per sbarazzarsene. Si tratta di una specie diffusa soprattutto negli Stati Uniti: le classiche tartarughine verdi, d’acqua dolce, che quando vengono acquistate sono grandi poco più di una moneta ma che, se scampano al primo periodo in cattività, raggiungono poi dimensioni notevoli.
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