dati lombardiIn provincia attive 95 imprese e sette milioni di euro di esportazioni. Cresce lo sforzo anticontraffazione
Giochi: Varese non... scherza
Tra manifattura e commercio, brilla un settore non proprio conosciutissimo: quello dei giocattoli. Un comparto che vale oltre un miliardo di euro in Italia e che piazza la Lombardia in posizione di primo piano con un settimo delle imprese (e, cioè, mille su 7 mila) e un terzo degli addetti di tutto il Belpaese (6 mila su 19 mila lavoratori). Stando ai dati di Camera di Commercio di Milano registrati al settembre scorso, proprio Milano con 422 imprese e 4 mila addetti è il capoluogo lombardo dei giocattoli, rappresentando il 21% degli addetti nazionali e il 71% di quelli lombardi. La seguono, a notevole distanza, Bergamo (97 imprese) e Varese, provincia in cui operano 95 aziende (all’incirca il 10% del totale lombardo) per 351 addetti (cifra che equivale al 6,8% regionale). I giocattoli sono anche prodotti che la Lombardia importa dall’estero: nella prima metà del 2015 sono arrivati in regione giocattoli per oltre 178 milioni di euro, circa 13 milioni di euro in più di import in un anno. La Lombardia importa soprattutto dall’Europa (101 milioni di euro, +3 milioni di euro in un anno), in particolare dalla Repubblica Ceca (40 milioni), Paesi Bassi (12 milioni) e Francia (12 milioni). Cresce anche l’import dall’Estremo Oriente che passa dai 65 milioni del 2014 ai 74 milioni del 2015 (+9 milioni di euro). Principale mercato dei prodotti lombardi è l’Europa (42 milioni), seguita dall’America (5 milioni) e dall’Asia (4 milioni). Varese ha importato per 10,4 milioni di euro e esportato per 7,6 milioni. Martedì mattina, i giocattoli saranno al centro di un workshop in programma alla Camera di Commercio del capoluogo lombardo: si parlerà di criteri di sicurezza e rischi dei giocattoli, commercio online, norme tecniche di riferimento, richiamo dei prodotti dal mercato e sistema europeo di controllo Rapex. Il controllo dei requisiti di sicurezza riguarda le proprietà meccaniche e fisiche, chimiche e l’infiammabilità. L’anno scorso la Guardia di finanza ha sequestrato più di 21 milioni di pezzi tra giochi contraffatti e non idonei al mercato.
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