CITTADELLA DELLA SALUTE
Giù due padiglioni, ecco il nuovo ospedale
Il day center 2, maxiambulatorio per esterni con centro prelievi, al posto di Geriatria e Santa Maria
Un’altra grande passerella sopraelevata collegherà i padiglioni dell’ospedale di Circolo. Nella cittadella della salute nascerà infatti un altro tunnel “aereo” tra il day center attuale e quello nuovo. Nasce infatti un terzo “ospedale” dietro il monoblocco e accanto al grande edificio dove si trovano cup e numerosi ambulatori. Un altro ospedale “per esterni”, la seconda parte della struttura sanitaria che rinnoverà del tutto la cittadella della salute del Circolo e consentirà ai cittadini di svolgere visite e approfondimenti in ambito di cure senologiche, oculistica, odontoiatria, ambulatori di ortopedia, per esempio. Inoltre tutta la radiologia per chi non è ricoverato, appunto per i cittadini che arrivano la mattina e vanno a casa poche ore dopo, troveranno nuove sedi nel cosiddetto “day center 2”. Una struttura dai contorni non ancora definiti - i progetti saranno scelti in questi giorni - ma che si si sa di certo dove nascerà. Al posto della vecchia geriatria, che sorge accanto al primo monoblocco e a pochi metri di dalla cosiddetta clinica Santa Maria, il padiglione dove ora, insieme con ambulatori vari, vi è il grande centro prelievi dedicato all’avvocato Giovanni Valcavi. Anche la Santa maria sarà abbattuta. Anche questa serie di ambulatori nuovi di zecca saranno ricavati nel nuovo maxiedificio, appunto il day center 2. È questo il nome della futura struttura. Entro l’11 maggio, i progettisti interessati a disegnare la nuova maxicasa della sanità varesina dovranno proporsi. «La procedura prevede l’affidamento della progettazione e del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione sia per il nuovo day center 2 sia per la demolizione dei due padiglioni del Macchi», - dice il direttore generale dell’Asst Sette Laghi, Callisto Bravi. A disposizione dei progettisti che si aggiudicheranno il progetto vi saranno poco più di 785mila euro, mentre «per l’intervento vero e proprio sono già a disposizione oltre 6 milioni dal settimo accordo quadro Stato-Regione. I tempi non sono di certo brevi. Il progetto potrebbe essere pronto entro gennaio mentre prima dell’estate del prossimo anno è difficile che si muova qualcosa per il cantiere.
Servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 26 aprile
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