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Glauco Mauri affronta Beckett
Due grandi, grandissimi attori e un testo simbolo del teatro del Novecento: Glauco Mauri e Roberto Sturno, da anni compagni di scena, affrontano con la regia di Andrea Baracco «Finale di partita» di Samuel Beckett, un testo che ha ancora in sé la stessa forza profonda che aveva quando debuttò a Londra nel 1957, un anno dopo essere stato scritto.
Come in molti suoi lavori Beckett, artefice del cosiddetto Teatro dell’Assurdo e Premio Nobel per la Letteratura nel 1969, in «Finale di partita» parla della condizione umana segnata dalla sofferenza e dall’assurdità dell’essere, dei limiti e delle possibilità della libertà individuale, della solitudine di ciascuno di fronte al mondo.
«È la tragedia del vivere che diventa farsa o è la farsa del vivere che diventa tragedia? Un ossimoro dove convivono una risata e un arido pianto, una disperazione senza speranza e un insopprimibile sentimento di pietà per l’uomo», scrive Glauco Mauri.
L’azione si svolge in una stanza vuota che è un rifugio post-atomico, dove, come in una partita a scacchi, si muovono i personaggi: Hamm, cieco e su una sedia a rotelle, i suoi genitori Nagg e Nell, senza gambe e chiusi in due contenitori per la spazzatura, e il suo servitore Clov, che non può sedersi mai. Hamm e Clov per sopravvivere hanno bisogno l’uno dell’altro: solo Clov può dar da mangiare ad Ham, e solo Ham possiede le chiavi della dispensa.
Dice ancora Mauri: «Nella vita della nostra compagnia Beckett è stato un amato compagno di viaggio, anche se non abbiamo mai affrontato il suo testo più famoso, Aspettando Godot. Ho sempre considerato Beckett non un autore dell’Assurdo ma un grande poeta della difficoltà del vivere dell’uomo».
E sui due protagonisti il regista Andrea Baracco: «Sono complementari, ma ostili, ferocemente legati l’uno all’altro, Clov con un passo fuori dalla porta, da sempre e per sempre in procinto di varcare la soglia e via, scapparsene via, Hamm che, da parte sua, non fa altro che invitarlo costantemente verso l’uscita più con violenti spintoni che con amorevoli saluti».
«Finale di partita» - Giovedì 25 gennaio a Varese, teatro Openjobmetis, piazza Repubblica, ore 21, da 32 a 22 euro, 0332. 247897.
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