ANIMALI
Gli italiani, la casa e i pelosi
Il 33% degli italiani ha almeno un animale domestico in casa, ma a causa della crisi economica questa percentuale è calata del 10% rispetto al 2016, ed è diminuita anche la spesa per nutrire e curare gli animali. Lo rivela il Rapporto Italia 2017 dell’Eurispes.
Le nostre case ospitano soprattutto cani (62%) e gatti (40,8%). Tra coloro che posseggono un animale, il 34,4% lo ha acquistato in un negozio, mentre il 22,1% lo ha preso in un canile (e simili), il 30,4% ha adottato un animale abbandonato e il 31,3% lo ha ricevuto in regalo.
Quasi l’80% di chi ha un animale non spende più di 50 euro mensili per il proprio pet (+6,4% rispetto al 2016). A causa delle ristrettezze economiche, il 17,3% di chi ha un animale ha rinunciato alle cure mediche o agli interventi chirurgici costosi, mentre il 15,4% ha ridotto la spesa per i medicinali. Il 25% ha ridotto le visite veterinarie e il 39% ha acquistato cibo meno costoso. Oltre il 41% ha rinunciato a prendere altri animali in casa.
«I dati contenuti nel rapporto Eurispes 2017, che evidenziano a causa della crisi una riduzione delle presenze dei pet nelle case degli italiani, dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, l’urgenza di prevedere una fiscalità di favore per gli animali con l’introduzione tra l’altro dell’Iva agevolata su pet food e cure mediche». Lo dichiara la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, che, insieme alla fiscalità di favore, torna a sollecitare anche il via libera del Parlamento all’uso di farmaci generici per gli animali.
«Secondo le rilevazioni Eurispes - prosegue Rocchi - la metà dei cani e dei gatti che vivono nelle nostre case sono stati adottati da strutture di accoglienza o comunque sottratti ad una situazione di abbandono. Ciò significa che siamo in presenza di un fenomeno virtuoso, che deve essere assolutamente incentivato anche nell’interesse delle casse pubbliche. I decisori pubblici colgano questa straordinaria opportunità con misure di buon senso. E queste sono misure che possono davvero contribuire a svuotare i canili».
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