LA TROVATA
Gommose baltiche. Sul Verbano
La storia di Natallija Baltina e delle sue caramelle diventate un business
Da Riga, in Lettonia, a Montegrino Valtravaglia per portare in Italia le caramelle alla ciliegia con petali di rosa o al papiro di frutta.
Sono alcune delle creazioni dolciarie nate dalla fantasia di Natalija Baltina. Trentanove anni, originaria di Riga, da quattordici anni vive a Montegrino Valtravaglia, dove ha importato una dolce tradizione della sua terra.
«Da dove vengo, in Lettonia, le caramelle gommose sono una tradizione. Così, sono tornata nel mio paese d’origine per studiare come produrle e, da tre anni, le creo nella mia azienda del Varesotto».
Natalija è infatti la titolare de “I Vecchietti di Montegrino”, dove produce caramelle, marmellate e particolari farine di frutta: «Amo inventare cose particolari - racconta ancora la baltica delle Prealpi - perché quelle semplici le possono fare tutti. Penso che osare sia la prima qualità che deve avere un’azienda agricola».
Così, racconta Natalija sono nate le gommose alla ciliegia con petali di rosa, alle more con noci, ai frutti di bosco, e al rabarbaro con zenzero.
«Faccio tutto io - continua l’imprenditrice di Montegrino - dalla semina, alla raccolta, alla trasformazione, fino ad arrivare alla vendita. Mi appoggio ai mercati di Campagna Amica di Coldiretti, per far conoscere i miei prodotti e perché voglio guardare occhi negli occhi i clienti».
Non sono solo caramelle e confetture dai gusti tutti da scoprire, come l’abbinamento pere e caffè, ma anche le erbe aromatiche brinate, che «sembrano ricoperte di brina», le farine di ortiche, fiori e mirtilli, «da aggiungere negli impasti di pane, gnocchi, pasta, e anche yogurt, perché oltre ad avere sapori particolari sono ottimi integratori alimentari».
E ancora: i fiori di glicine canditi e il fantasioso papiro di frutta «che sembra un papiro, come quello usato per scrivere dagli antichi egizi, ma lo si può mangiare».
Insomma, «La storia di Baltina - commentano da Coldiretti - rappresenta nel suo piccolo la modernità dell’imprenditore agricolo, che non si limita a coltivare, ma che trasforma e vende direttamente i propri prodotti. Come, i mirtilli, i ribes, i lamponi, le fragole e gli altri piccoli frutti che Natalia coltiva, raccoglie e trasforma in dolci gustosità».
D’altronde il Varesotto sta riscoprendo una discreta tradizione nella coltivazione di frutta mentre quella della trasformazione artigianale e industriale in dolcetti e dolci, è una vocazione più radicata. Senza scomodare i super big del cioccolato della Lindt o altre imprese di livello nazionale e locale, il territorio offre altre imprese dedicate alla produzione di caramelle e dolcetti. Nessuno però, aveva ancora unito il Mar Baltico ai frutti che crescono nelle Prealpi.
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