Grecia
Grecia, radiotelevisione pubblica ERT riprende le trasmissioni
A due anni dalla sua chiusura decisa dal precedente governo
Atene, 11 giu. (askanews) - La sigla ERT della radiotelevisione pubblica greca è riapparsa oggi sugli schermi televisivi del Paese, a due anni dalla decisione del precedente governo di chiudere l'emittente per cattiva gestione e mancanza di trasparenza. Le lettere bianche su sfondo blu sono riapparse alle 6 di questa mattina sulle note dell'inno nazionale greco; quindi è andato in onda un programma di informazione, con i due presentatori che hanno prima espresso la loro "emozione" per essere di nuovo in video, per poi promettere che ERT sarà "una televisione per i greci... non controllata da alcun governo".
ERT trasmette dagli storici studi nel nord di Atene, dove si erano insediati i dipendenti di NERIT, la struttura della radiotelevisione pubblica subentrata un anno dopo la chiusura dell'emittente. Durante la campagna elettorale la sinistra radicale Syriza, i cui membri avevano boicottato NERIT, si era impegnata a rilanciare ERT, i suoi tre canali televisivi, le sue stazioni radiofoniche e la sua orchestra. La legge approvata di recente ha permesso di riaprire ERT con il reintegro degli ex dipendenti che, nel giugno 2013, erano 2.600. Una fonte del ministero dell'Informazione ha riferito alla France presse che fino a lunedì scorso sono state 1.600 le persone che hanno fatto richiesta di reintegro. Le candidature per il reinserimento lavorativo possono essere presentate fino al 16 giugno.
La chiusura della ERT nel 2013, annunciata ed eseguita nell'arco di poche ore, aveva scioccato il Paese. Il governo guidato da Syriza si è impegnato a rilanciarla senza cadere nella trappola degli sprechi, delle assunzioni clientelari e della mancata indipendenza che venivano addebitati alla vecchia struttura. Il costo di funzionamento del nuovo gruppo è di 60 milioni di euro l'anno, da coprire con il canone, fissato a tre euro al mese. (fonte Afp)
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