Haiti-Usa
Haiti, protesta di piazza contro offese attribuite a Trump
"Abbiamo lottato contro schiavutù, non siamo un paese di merda"
Roma, 19 gen. (askanews) - Decine di haitiani hanno protestato davanti all'ambasciata Usa dopo i commenti attribuiti al presidente americano Donald Trump che avrebbe parlato di Haiti, come dei paesi africani di provenienza dei migranti, di "paesi di merda". Trump ha poi negato di aver pronunciato quelle frasi.
L'isola caraibica è stato il primo paese al mondo ad abolire la schiavitù, quando dichiarò l'indipendenza dalla Francia nel 1804. "Noi abbiamo lottato per liberare la razza nera", ha detto un dimostrante, Clermont Berthony. "Noi non siamo un paese di merda - ha continuato -, noi siamo un paese che ha fatto la storia nel mondo. Non meritiamo di essere trattati così".
Gli Stati uniti hanno occupato Haiti tra il 1915 e il 1934. "In diverse occasioni in passato siamo stati vittime dei paesi imperialisti, in particolare degli Stati uniti", ha detto Mario Joseph, un avvocato tra i leader della protesta.
Il Senato ieri ha dichiarato che il paese è "l'espressione del rifiuto di essere umiliati da quando i padri fondatori ingaggiarono un'epica lotta contro la schiavitù, il colonialismo e il razzismo per indicare ai popoli oppressi del mondo la via della libertà".
(Fonte Afp)
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