IL CASO
«Hanno rubato il nostro film»
Iacchetti e Malandrino contro “Chi m’ha visto”, troppo simile a “Il segreto del successo”
«Sono andato al cinema a vederlo e sinceramente devo dire che parlare di analogie sarebbe riduttivo. Non solo l’idea di partenza ma anche altre sono le stesse del nostro film».
Roberto Malandrino non ha dubbi. Appare più sorpreso, disarmato, che arrabbiato ma è consapevole che “Chi m’ha visto”, il film con Beppe Fiorello e Piefrancesco Favino attualmente nelle sale, sia se non uguale quantomeno simile in modo sospetto a “Il segreto del successo”. Ovvero la pellicola del 2003 che lo vedeva protagonista con Paolo Maria Veronica, compagno d’arte di sempre. Nel cast («e tra gli artefici più entusiasti di quel progetto») c’era anche Enzo Iacchetti.
«Ne ho un ricordo preciso - spiega l’attore di Maccagno di nuovo alla guida di “Striscia la notizia” su Canale 5 - anche perché il soggetto era così bello da riuscire a conquistare il Premio Solinas, un riconoscimento importante come ben sa chi si occupa di cinema. Sono sincero, al contrario di Malandrino, non ho ancora visto il film diretto da Alessandro Pondi ma la trama è davvero identica e anche il personaggio femminile si comporta esattamente come si comportava quello del nostro film».
Se Malandrino, che pur cercando di mantenere la “giusta distanza” dal caso, si augura che i responsabili «non restino impuniti», Iacchetti si spinge oltre.
«Inutile fingere, l’incazzatura c’è e forte. Mi dispiace soprattutto per Malandrino e Veronica che sono stati più volte defraudati».
Querela per plagio? Al momento solo un’ipotesi, ma l’invito rivolto a tutti di andarsi a vedere o rivedere - a programmarlo in genere è Sky - “Il segreto del successo” ha le caratteristiche dell’appello».
Cosa narrava? Al centro della vicenda due comici sfortunati che paiono essere condannati ad un eterno insuccesso. Sorte che cambia radicalmente quando si diffonde la notizia (falsa) della loro morte, vittime di un incendio . A renderli big è un amico - Iacchetti nei panni di se stesso - che li ricorda commosso a “Striscia la notizia”. Popolarità a mille, rivalutazione d’obbligo. Fiutato l’affare, il manager dei due cercherà di ritardare il più a lungo possibile il momento della verità.
Fin qui “Il segreto del successo”, diretto da Massimo Martelli e forte anche della presenza di Antonio Catania, Giobbe Covatta, Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli e del debutto al cinema di Pietro Taricone.
In “Chi m’ha visto”, sul grande schermo da una decina di giorni, personaggio chiave è lo stretto collaboratore del più grande divo della musica leggera italiana ma che viene considerato solo un povero sfigato. Fino a quando non decide di “sparire”. Da quel momento le sue quotazioni saliranno alle stelle mettendolo al centro dell’attenzione dei programmi tv e del pubblico.
Vero che, come si suol dire, le idee sono nell’aria ma altrettanto vero che tra i due film esistano più affinità che divergenze. «Nessuno di noi - puntualizza Iacchetti - pensa che Fiorello (anche sceneggiatore e produttore di “Chi m’ha visto”; ndr) abbia visto il nostro film ma è possibile che sia capitato a qualcuno legato alla produzione. Anche solo un semplice omaggio a “Il segreto del successo” avrebbe reso la cosa meno indigesta».
© Riproduzione Riservata