Usa 2016
Hillary Clinton agli americani: sono l'ultima cosa tra voi e l'apocalisse
Con Trump come avversario, "vado a dormire con un nodo allo stomaco"
New York, 11 ott. (askanews) - "Sono l'ultima cosa tra voi e
l'apocalisse". Con questa frase Hillary Clinton parla agli
elettori americani riferendosi al rivale Donald Trump, come a
dire che, se sarà lui il prossimo presidente, sarà la fine
dell'America. Lo fa dalle colonne del New York Times, che le
dedica un lungo profilo in vista delle ultime settimane di una
campagna elettorale certamente insolita e potenzialmente piena di
colpi di scena. Come quello che venerdì scorso ha travolto il
candidato repubblicano, che in un video del 2005 viene
immortalato ostenta toni da macho sessista che può fare di tutto
alle donne, anche "prenderle per i genitali".
Intervistata dal Nyt, il cui articolo è già online e uscirà su carta nel Magazine del fine settimana, la candidata democratica ammette: correre contro Trump "è diverso. Se stessi correndo contro un altro repubblicano, avremmo i nostri disaccordi, non fraintedetemi, e farei di tutti per vincere. Ma non andrei a letto di notte con un nodo allo stomaco".
L'ex segretario di Stato continua: "Ho avuto l'opportunità di incontrare molti presidenti negli anni. Mi sono trovata in disaccordo con loro, ma non ho mai dubitato per un nanosecondo del fatto che si svegliassero ogni giorno con l'intento di capire quale fosse la strada migliore per il Paese". "Almeno loro", ha aggiunto Clinton, "erano persone serie". Per lei il miliardario di New York chiaramente non lo è.
Alla domanda se l'8 novembre, giorno delle elezioni presidenziali, la impaurisce, Clinton ha risposto. "No".
Precisando che si riferiva all'ipotesi che potesse perdere, il giornalista si è sentite dire: "Non perderò".
John Podesta, il presidente della campagna di Clinton, ha aggiunto che "c'è il timore tra le persone su cosa possa significare una elezione" di Trump. Per quanto il team di Barack Obama e i suoi sostenitori volessero la sua rielezione da presidente nel 2012, ha spiegato, "non avevano la percezione che la nazione sarebbe caduta negli abissi se Mitt Romney (l'allora candidato repubblicano, ndr) fosse diventato presidente". Per Clinton e quelli che la pensano come lei, succederà se Trump metterà piede nella Casa Bianca.
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