L’INTERVISTA
«Ho fatto prima di Centinaio»
Fratus presenta l’agenda di settembre: «Chiarezza su Amga»
È rientrato lunedì 7 agosto nel suo ufficio di Palazzo Malinverni dopo una settimana di vacanza trascorsa in Liguria per smaltire lo stress della campagna elettorale e la “fatica” delle prime settimane da sindaco.
Perché ora per Gianbattista Fratus, anche se aveva già fatto il vice dal 2007 al 2012, viene il difficile: ancora un mese per guardare le carte trovate nei cassetti e ambientarsi nel nuovo ruolo e poi da settembre lui e la sua squadra cominceranno veramente il mandato con le prime delibere e i primi provvedimenti amministrativi. «Aver votato così tardi con il ballottaggio il 25 di giugno - dice - è stato un po’ penalizzante perché con le ferie di mezzo il nostro lavoro inizierà in realtà solo il mese prossimo. E di problemi da affrontare ce ne sono parecchi».
Un bando per il direttore organizzativo
Sulla formazione della giunta e sulle polemiche che l’hanno accompagnata Fratus mette comunque una pietra sopra: «Se vogliamo guardare, aveva impiegato più tempo Centinaio a presentare gli assessori. Nel nostro caso c’è stata forse qualche incomprensione, ma ritengo che alla fine si sia fatto tanto rumore per nulla. Se non c’era la questione delle quote rosa tutto sarebbe filato via subito senza intoppi».
Assegnate le deleghe, ora c’è però ancora da completare lo staff e il sindaco vorrebbe procedere anche a una ridistribuzione delle mansioni e dei compiti tra i vari uffici “per evitare sovrapposizioni”. Inoltre a breve sarà emesso il bando per trovare il direttore organizzativo che prenderà il posto di Livio Frigoli.
Amga, Tosi e Aler
Nell’agenda del sindaco ai primi posti figura inevitabilmente la questione di Amga: «Non sono qui per tagliare teste, ma voglio capire bene lo scenario in cui si sta muovendo la società. Prendiamo per esempio l’impianto Forsu: ci sono molti aspetti ancora da valutare. E poi abbiamo la questione di Amga Sport che rimane in sospeso. Altra cosa il bando per la gestione dei parcheggi: perché è stato fatto?».
Insomma, sulla ex municipalizzata di via per Busto Arsizio il sindaco vuole avere le idee chiare perché, come ha detto più volte in campagna elettorale, la società deve fornire servizi efficienti a costi competitivi.
Altro nodo quello della Franco Tosi: «Entro la fine di settembre le cose dovranno essere decise e noi giocheremo tutte le carte che abbiamo per arrivare a un accordo che non penalizzi la città. Credo peraltro che anche la precedente amministrazione abbia fatto tutto quello che era nelle sue possibilità».
Ulteriore problema che Fratus ha ben presente è quello delle case Aler di Mazzafame e della diatriba sul teleriscaldamento: per questo e per analizzare la situazione complessiva degli alloggi popolari a Legnano lunedì 28 di questo mese ci sarà un incontro con il presidente della stessa Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale. Insomma, le “grane” non mancano.
Una finestra sulla città
Ma che effetto fa Legnano d’estate dalla finestra del piano nobile del palazzo?
«Mi piacerebbe ci fosse qualche iniziativa in più per i tanti che rimangono a casa. Legnano è una città che punta ormai sul terziario e che vive dodici mesi all’anno: ad agosto non c’è più il deserto di una volta. Da parte nostra abbiano già cercato di dare una spinta ai controlli della polizia locale perché comunque i mesi estivi offrono sempre terreno ai malintenzionati. Da parte mia ho già avuto modo di rendermi conto in queste settimane delle tante richieste di aiuto, per casa e lavoro, che arrivano in municipio. Quello dei servizi sociali rimane un settore molto delicato e noto anche da parte di chi si trova in difficoltà una crescente insofferenza verso gli extracomunitari: il pensiero diffuso è che questi ultimi hanno aiuti che agli italiani sono negati».
E se la questione profughi a Legnano è ancora tutta da capire (arriveranno o no?), di sicuro il sindaco ha l’ambizione di riportare Legnano al centro dello scacchiere dell’Alto Milanese: «Senza nulla togliere agli altri centri della zona, credo che la nostra città abbia le caratteristiche per avere un ruolo trainante».
Porte aperte negli uffici
Il sindaco non nasconde infine un desiderio: «Mi piacerebbe che negli uffici del municipio si lavorasse con la porte aperte. È brutto vedere corridoi scuri e vuoti. Per i cittadini sarebbe anche un segnale di trasparenza. Tanto da nascondere non c’è proprio nulla».
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